Agapio, storico arabo cristiano del X sec., forse vescovo di Gerapoli o Manbij, è autore di una Storia Universale che va da Adamo al 780, indicato come ultimo anno del regno di Leone IV, imperatore bizantino, qui presentata per la prima volta in traduzione italiana con introduzione, note e indici. A mo’ di altre Cronache e Storie, come quella di Eutichio suo contemporaneo e di altri cronisti musulmani, l’opera ha il pregio di essere una puntuale registrazione di eventi storici, religiosi e atmosferici (eclissi, terremoti, incursioni di cavallette e sorprendenti fenomeni atmosferici, ecc.) accaduti sin dai tempi antichi. Dalla descrizione di climi, mari, golfi, isole alle diverse divisioni della terra tra le popolazioni con alternarsi di nascite e declini di imperatori, monarchi, principi e capi di popoli, regioni e province, Agapio traccia ovunque un suo personalissimo profilo di storiografo e, cristiano qual è, vede ovunque una sorta di perenne presenza di un Dio che domina i mutevoli labirinti del potere e delle ambizioni umane.

Agapio di Gerapoli. Storia Universale

PIRONE, BARTOLOMEO
2013-01-01

Abstract

Agapio, storico arabo cristiano del X sec., forse vescovo di Gerapoli o Manbij, è autore di una Storia Universale che va da Adamo al 780, indicato come ultimo anno del regno di Leone IV, imperatore bizantino, qui presentata per la prima volta in traduzione italiana con introduzione, note e indici. A mo’ di altre Cronache e Storie, come quella di Eutichio suo contemporaneo e di altri cronisti musulmani, l’opera ha il pregio di essere una puntuale registrazione di eventi storici, religiosi e atmosferici (eclissi, terremoti, incursioni di cavallette e sorprendenti fenomeni atmosferici, ecc.) accaduti sin dai tempi antichi. Dalla descrizione di climi, mari, golfi, isole alle diverse divisioni della terra tra le popolazioni con alternarsi di nascite e declini di imperatori, monarchi, principi e capi di popoli, regioni e province, Agapio traccia ovunque un suo personalissimo profilo di storiografo e, cristiano qual è, vede ovunque una sorta di perenne presenza di un Dio che domina i mutevoli labirinti del potere e delle ambizioni umane.
2013
978-88-6240-164-7
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