L’istituzione scolastica in una società come la nostra che è sempre più multiculturale si trova spesso in difficoltà nel mettere in pratica la sua azione educativa. La progettazione di percorsi formativi interculturali in ambienti dove è presente il disagio, dovuto alla mancanza di una reale integrazione e alla difficoltà d’inserimento professionale, diventa difficile e la scuola si trova a confrontarsi non soltanto con le differenze dovute al retroterra valoriale e culturale della popolazione scolastica ma anche con alcune tipologie di comportamenti negativi, messi in pratica da parte dell’utenza. La scuola è oggi realmente un modello d’integrazione interculturale? In questa sede s’intende analizzare la questione relativa al rapporto fra il capitale sociale della scuola e le sue influenze sul percorso di integrazione degli immigrati tunisini residenti a Mazara del Vallo. L’obiettivo è di individuare i nuovi scenari della “integrazione sociale” tra il mondo arabo e musulmano e il mondo occidentale e cattolico, attraverso l’analisi di un caso studio rappresentato dalla città di Mazara, considerata un modello europeo di integrazione tra la cultura araba e quella italiana. Le piste interpretative del fenomeno in questione focalizzano, grazie alla letteratura sociologica presa in considerazione e alla ricerca sul campo, sul modo in cui la scuola è stata in grado di influire sugli svantaggi culturali di base derivanti dalle differenze etniche e dal percorso scolastico che la seconda e terza generazione d’immigrati residenti ha seguito nel modello formativo della scuola tunisina presente nella città di Mazara.

Marginalità, capitale sociale e percorsi di integrazione. Ruoli e funzioni della scuola a Mazara del Vallo

TALLARITA, LOREDANA
2016-01-01

Abstract

L’istituzione scolastica in una società come la nostra che è sempre più multiculturale si trova spesso in difficoltà nel mettere in pratica la sua azione educativa. La progettazione di percorsi formativi interculturali in ambienti dove è presente il disagio, dovuto alla mancanza di una reale integrazione e alla difficoltà d’inserimento professionale, diventa difficile e la scuola si trova a confrontarsi non soltanto con le differenze dovute al retroterra valoriale e culturale della popolazione scolastica ma anche con alcune tipologie di comportamenti negativi, messi in pratica da parte dell’utenza. La scuola è oggi realmente un modello d’integrazione interculturale? In questa sede s’intende analizzare la questione relativa al rapporto fra il capitale sociale della scuola e le sue influenze sul percorso di integrazione degli immigrati tunisini residenti a Mazara del Vallo. L’obiettivo è di individuare i nuovi scenari della “integrazione sociale” tra il mondo arabo e musulmano e il mondo occidentale e cattolico, attraverso l’analisi di un caso studio rappresentato dalla città di Mazara, considerata un modello europeo di integrazione tra la cultura araba e quella italiana. Le piste interpretative del fenomeno in questione focalizzano, grazie alla letteratura sociologica presa in considerazione e alla ricerca sul campo, sul modo in cui la scuola è stata in grado di influire sugli svantaggi culturali di base derivanti dalle differenze etniche e dal percorso scolastico che la seconda e terza generazione d’immigrati residenti ha seguito nel modello formativo della scuola tunisina presente nella città di Mazara.
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