Le dinamiche sociali, politiche ed economiche in atto richiedono un cambiamento a volte radicale degli assetti consolidati delle città. Nuovi modi insediativi e mutate dimensioni d'uso degli spazi urbani, non più corrispondenti alla forma fisica e alle capacità prestazionali originarie della città, impongono una riflessione critica sullo stato di fatto e un atteggiamento aperto a programmi di rinnovamento. Progetto, innovazione e modelli di governance inclusivi delle aspettative delle multiformi comunità insediate, insieme alla cura e al risparmio delle risorse naturali, sono il terreno di coltura della nuova architettura sociale, volta alla riqualificazione delle periferie e delle aree dismesse, alla ridefinizione degli spazi pubblici e della mobilità urbana, al risanamento e riuso degli edifici abbandonati e dei comparti edilizi fatiscenti.
Nuove percezioni spaziali
ODDO, MAURIZIO
2015-01-01
Abstract
Le dinamiche sociali, politiche ed economiche in atto richiedono un cambiamento a volte radicale degli assetti consolidati delle città. Nuovi modi insediativi e mutate dimensioni d'uso degli spazi urbani, non più corrispondenti alla forma fisica e alle capacità prestazionali originarie della città, impongono una riflessione critica sullo stato di fatto e un atteggiamento aperto a programmi di rinnovamento. Progetto, innovazione e modelli di governance inclusivi delle aspettative delle multiformi comunità insediate, insieme alla cura e al risparmio delle risorse naturali, sono il terreno di coltura della nuova architettura sociale, volta alla riqualificazione delle periferie e delle aree dismesse, alla ridefinizione degli spazi pubblici e della mobilità urbana, al risanamento e riuso degli edifici abbandonati e dei comparti edilizi fatiscenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.