Le agevolazioni fiscali alle piccole-medie imprese delineate dal legislatore si sono susseguite ad un ritmo frenetico, ma, nonostante le buone intenzioni, non sembrano avere un effetto decisivo a favore della crescita economica. Le criticità che emergono dal variegato quadro normativo riguardano la dispersione delle risorse in una pluralità di incentivi con effetto temporaneo, la scelta di meccanismi premiali non sempre affidata alla preventiva e rigorosa analisi dei progetti, e il rischio del controllo della Commissione europea in materia di divieto di aiuti di Stato. Sembra invece opportuno privilegiare la concentrazione delle risorse in incentivi con effetto permanente e la trasparenza nell’applicazione degli incentivi.
Note minime in tema di tassazione delle piccole medie imprese
CIMINO FILIPPO
2018-01-01
Abstract
Le agevolazioni fiscali alle piccole-medie imprese delineate dal legislatore si sono susseguite ad un ritmo frenetico, ma, nonostante le buone intenzioni, non sembrano avere un effetto decisivo a favore della crescita economica. Le criticità che emergono dal variegato quadro normativo riguardano la dispersione delle risorse in una pluralità di incentivi con effetto temporaneo, la scelta di meccanismi premiali non sempre affidata alla preventiva e rigorosa analisi dei progetti, e il rischio del controllo della Commissione europea in materia di divieto di aiuti di Stato. Sembra invece opportuno privilegiare la concentrazione delle risorse in incentivi con effetto permanente e la trasparenza nell’applicazione degli incentivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.