An indissoluble relationship links education and the ethical dimension. Therefore, if pedagogy still intends to be emancipating theory and practice, it must strive to encourage each student’s critical thinking and need for autonomy. In a democratic perspective, and because it is a privileged locus for education, culture and civil cohabitation, school can no longer be a place of discrimination, where class dynamics are reproduced. It is under the obligation to keep alive a yearning for knowledge and for change for the better. School is not a place for and of competition; it is an agency responsible for culture, solidarity, and citizenship. After all, responsibility in education is an addressing of the possible, not a dogmatic principle, being a criterion that leads to liberty, with an eye to a future that always asks questions of the present.

Un rapporto indissolubile lega educazione e dimensione etica. Se quindi la pedagogia vuole essere ancora teoria e pratica emancipatrice deve operare per favorire il pensiero critico e il bisogno di autonomia in ogni singolo allievo. In una prospettiva democratica e in quanto sede privilegiata per la formazione, la cultura e la convivenza civile, la scuola non può più essere il luogo per la riproduzione delle logiche di classe e per la discriminazione avendo l’obbligo di mantenere vivo il gusto per il sapere e per il cambiamento secondo il meglio. La scuola non è il luogo per la e della competizione essendo responsabilmente agenzia per la cultura, la solidarietà e la cittadinanza. Del resto la responsabilità in educazione è confronto con il possibile, non principio dogmatico, essendo criterio guida verso la libertà con uno sguardo rivolto al futuro che interroga sempre il presente.

Responsabilità educativa a scuola come strategia per il riconoscimento dell'alterità

Stefano Salmeri
2019-01-01

Abstract

An indissoluble relationship links education and the ethical dimension. Therefore, if pedagogy still intends to be emancipating theory and practice, it must strive to encourage each student’s critical thinking and need for autonomy. In a democratic perspective, and because it is a privileged locus for education, culture and civil cohabitation, school can no longer be a place of discrimination, where class dynamics are reproduced. It is under the obligation to keep alive a yearning for knowledge and for change for the better. School is not a place for and of competition; it is an agency responsible for culture, solidarity, and citizenship. After all, responsibility in education is an addressing of the possible, not a dogmatic principle, being a criterion that leads to liberty, with an eye to a future that always asks questions of the present.
2019
Un rapporto indissolubile lega educazione e dimensione etica. Se quindi la pedagogia vuole essere ancora teoria e pratica emancipatrice deve operare per favorire il pensiero critico e il bisogno di autonomia in ogni singolo allievo. In una prospettiva democratica e in quanto sede privilegiata per la formazione, la cultura e la convivenza civile, la scuola non può più essere il luogo per la riproduzione delle logiche di classe e per la discriminazione avendo l’obbligo di mantenere vivo il gusto per il sapere e per il cambiamento secondo il meglio. La scuola non è il luogo per la e della competizione essendo responsabilmente agenzia per la cultura, la solidarietà e la cittadinanza. Del resto la responsabilità in educazione è confronto con il possibile, non principio dogmatico, essendo criterio guida verso la libertà con uno sguardo rivolto al futuro che interroga sempre il presente.
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