Sembra ormai ampiamente condivisa l’idea secondo cui la solitudine rappresenta, di fatto, una nuova malattia del XXI secolo. Tanto è vero che nel gennaio 2018 il governo inglese, sul solco del lavoro già avviato dalla Commissione Jo Cox, ha istituito il Ministero per la solitudine, sottolineando la rilevanza di un fenomeno che, già oggetto di attenzione sia negli Stati Uniti che in Europa e in Australia, rivela implicazioni e conseguenze assimilabili a una vera e propria malattia, epidemica e potenzialmente mortale. Il presente lavoro, realizzato nelle forme di una systematic review, si concentra sul problema della solitudine; un fenomeno che, in assenza di policy adeguate ad affrontarne implicazioni e conseguenze, sia sul piano sociale che della salute pubblica, rischia di rivelare dimensioni e pericolosità tali da compromettere la futura sostenibilità generale dei sistemi.

Solitudine: malattia emergente del XXI secolo

Carmelo Guarino
2019-01-01

Abstract

Sembra ormai ampiamente condivisa l’idea secondo cui la solitudine rappresenta, di fatto, una nuova malattia del XXI secolo. Tanto è vero che nel gennaio 2018 il governo inglese, sul solco del lavoro già avviato dalla Commissione Jo Cox, ha istituito il Ministero per la solitudine, sottolineando la rilevanza di un fenomeno che, già oggetto di attenzione sia negli Stati Uniti che in Europa e in Australia, rivela implicazioni e conseguenze assimilabili a una vera e propria malattia, epidemica e potenzialmente mortale. Il presente lavoro, realizzato nelle forme di una systematic review, si concentra sul problema della solitudine; un fenomeno che, in assenza di policy adeguate ad affrontarne implicazioni e conseguenze, sia sul piano sociale che della salute pubblica, rischia di rivelare dimensioni e pericolosità tali da compromettere la futura sostenibilità generale dei sistemi.
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