L'articolo analizza l'impatto della riforma introdotta dal d.lgs. 2 ottobre 2018 n. 123 sulla disciplina del reclamo giurisdizionale Si tratta di un'occasione mancata per superare le criticità rilevate all'indomani della introduzione dell'art. 35-bis ord. penit. Nonostante, infatti, la previsione di un reclamo giurisdizionale a carattere generale segni una tappa decisiva nell'impervio cammino verso il riconoscimento di una piena tutela dei diritti dei detenuti, la previsione di un doppio grado di merito rischia di rendere non effettivo tale rimedio, con il rischio di non sottrarre l'Italia a future condanne della Corte europea dei diritti dell'uomo.

Le modifiche al procedimento di reclamo ex art. 35-bis ord. penit.

A. Ciavola;
2019-01-01

Abstract

L'articolo analizza l'impatto della riforma introdotta dal d.lgs. 2 ottobre 2018 n. 123 sulla disciplina del reclamo giurisdizionale Si tratta di un'occasione mancata per superare le criticità rilevate all'indomani della introduzione dell'art. 35-bis ord. penit. Nonostante, infatti, la previsione di un reclamo giurisdizionale a carattere generale segni una tappa decisiva nell'impervio cammino verso il riconoscimento di una piena tutela dei diritti dei detenuti, la previsione di un doppio grado di merito rischia di rendere non effettivo tale rimedio, con il rischio di non sottrarre l'Italia a future condanne della Corte europea dei diritti dell'uomo.
2019
978-88-921-3101-9
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