If you abandon the assumption according to which the general principle of inherence may be obtained from article 109, paragraph 5, T.U.I.R. and it is accepted, instead, that it is innate in the notion of business income, as an immanent principle applicable to all negative components of income, then it must be embraced the corollary by which the interest expenses under article 96 T.U.I.R. must be sub-jected to it. Art. 109, paragraph 5, T.U.I.R. refers to the indeducibility of the costs relating to the exempt revenues (without prejudice to the inherent nature), which is to the correlation between deductible costs and taxable revenues. The rule must therefore be applied only at a later date, that is, after the negative component of income has exceeded the judgement of inherent in the business activity. The article 109, para-graph 5, T.U.I.R., in short, does not establish an absolute legal presumption of inherence of interest expenses, but it just free them from a direct correlation with the active components of corporate in-come, requiring only a link with the enterprise activity as a whole.

Se si abbandona la premessa in virtù della quale dall’art. 109, comma 5, T.U.I.R. possa ritrarsi il generale principio di inerenza e si ammette, invece, che quest’ultimo sia insito nella nozione di reddito d’impresa, quale principio immanente applicabile a tutti i componenti negativi di reddito, allora dovrebbe pure accogliersi come vero il corollario secondo cui gli interessi passivi ex art. 96 T.U.I.R. debbano esservi soggetti. L’art. 109, comma 5, T.U.I.R. fa riferimento all’indeducibilità dei costi relativi ai ricavi esenti (ferma l’inerenza), cioè alla correlazione tra costi deducibili e ricavi imponibili. La norma va dunque applicata solamente in un secondo momento, ossia dopo che il componente negativo di reddito abbia superato il giudizio di inerenza all’attività d’impresa. L’art. 109, comma 5, T.U.I.R., insomma, non stabilisce una presunzione legale assoluta di inerenza degli interessi passivi, ma si limita ad af-francarli da una correlazione diretta con i componenti attivi del reddito d’impresa, richiedendone solo un nesso con l’attività d’impresa nel suo complesso.

La deducibilità degli interessi passivi alla luce del principio di inerenza

Livio Gucciardo
2021-01-01

Abstract

If you abandon the assumption according to which the general principle of inherence may be obtained from article 109, paragraph 5, T.U.I.R. and it is accepted, instead, that it is innate in the notion of business income, as an immanent principle applicable to all negative components of income, then it must be embraced the corollary by which the interest expenses under article 96 T.U.I.R. must be sub-jected to it. Art. 109, paragraph 5, T.U.I.R. refers to the indeducibility of the costs relating to the exempt revenues (without prejudice to the inherent nature), which is to the correlation between deductible costs and taxable revenues. The rule must therefore be applied only at a later date, that is, after the negative component of income has exceeded the judgement of inherent in the business activity. The article 109, para-graph 5, T.U.I.R., in short, does not establish an absolute legal presumption of inherence of interest expenses, but it just free them from a direct correlation with the active components of corporate in-come, requiring only a link with the enterprise activity as a whole.
2021
Se si abbandona la premessa in virtù della quale dall’art. 109, comma 5, T.U.I.R. possa ritrarsi il generale principio di inerenza e si ammette, invece, che quest’ultimo sia insito nella nozione di reddito d’impresa, quale principio immanente applicabile a tutti i componenti negativi di reddito, allora dovrebbe pure accogliersi come vero il corollario secondo cui gli interessi passivi ex art. 96 T.U.I.R. debbano esservi soggetti. L’art. 109, comma 5, T.U.I.R. fa riferimento all’indeducibilità dei costi relativi ai ricavi esenti (ferma l’inerenza), cioè alla correlazione tra costi deducibili e ricavi imponibili. La norma va dunque applicata solamente in un secondo momento, ossia dopo che il componente negativo di reddito abbia superato il giudizio di inerenza all’attività d’impresa. L’art. 109, comma 5, T.U.I.R., insomma, non stabilisce una presunzione legale assoluta di inerenza degli interessi passivi, ma si limita ad af-francarli da una correlazione diretta con i componenti attivi del reddito d’impresa, richiedendone solo un nesso con l’attività d’impresa nel suo complesso.
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