Oggi parlare di forma di un luogo implica la consapevolezza della complessità delle relazioni che governano natura e spazialità e la conseguente difficoltà di individuare i segni in grado di esplicitare le sensazioni materiali ed immateriali percepite e trasmesse. Le prefigurazioni dei luoghi, in funzione di un altro modo di essere, nascono dall’osservazione e dal riconoscimento di segni e di tracce di un radicamento, nell’intento di interpretare le attese del topos, in cui è fortemente riconoscibile una matrice logica tipica della geometria frattale. La progettazione del territorio comporta un approccio conoscitivo del sito, la cui rappresentazione si riferisce a contesti che richiedono strumenti e modalità di rappresentazione adeguati, proprio perché è sempre più forte la volontà di radicare il progetto entro un contesto che è palinsesto, nell’intento di promuoverne la vocazione e l’intima essenza. Capire il sito, conoscere la geografia e la natura, leggere i segni dell’ ecologia, articola il sapere progettuale in un linguaggio dinamico e consapevole, in grado di tradurre i caratteri identitari secondo uno scenario sostenibile. La costruzione della struttura ambientale deve essere controllata, con vigorose attività coordinate all’interno di laboratori e di osservatori a livello territoriale, attraverso regole morfologiche, formali e geometriche che costituiscono la traccia fondativa per il disegno del contesto. Nowadays speaking about the configuration of a place implies being aware of the complexity of the relations that control nature and space and, consequently, of how difficult it is to individuate the signs able to express perceived and transmitted material and immaterial sensations. Prefigurations of places, due to a different way of being, originate from observing and recognizing the signs and traces of rootedness, and are an attempt to interpret the expectations of the topos, that reveal a logic matrix, characteristic of fractal geometry. Planning the territory needs a cognitive approach to the site, whose representation refers to contexts that require proper instruments and methods because of an increasing will of rooting every project in a precise context, that is palimpsest, in order to promote its vocation and its inner essence. Understanding a site, knowing geography and nature, reading the signs of ecology, make projecting knowledge a dynamic and aware language, able to express the identity’s characteristics in a sustainable scenario. The creation of the environmental structure must be controlled with strong activities coordinated, at a territorial level, by laboratories and observatories, using morphological, formal and geometric rules that are the foundational tracks to plan the context.
Il tema della complessità tra geometria, natura e architettura
LIUZZO, MARIANGELA;
2010-01-01
Abstract
Oggi parlare di forma di un luogo implica la consapevolezza della complessità delle relazioni che governano natura e spazialità e la conseguente difficoltà di individuare i segni in grado di esplicitare le sensazioni materiali ed immateriali percepite e trasmesse. Le prefigurazioni dei luoghi, in funzione di un altro modo di essere, nascono dall’osservazione e dal riconoscimento di segni e di tracce di un radicamento, nell’intento di interpretare le attese del topos, in cui è fortemente riconoscibile una matrice logica tipica della geometria frattale. La progettazione del territorio comporta un approccio conoscitivo del sito, la cui rappresentazione si riferisce a contesti che richiedono strumenti e modalità di rappresentazione adeguati, proprio perché è sempre più forte la volontà di radicare il progetto entro un contesto che è palinsesto, nell’intento di promuoverne la vocazione e l’intima essenza. Capire il sito, conoscere la geografia e la natura, leggere i segni dell’ ecologia, articola il sapere progettuale in un linguaggio dinamico e consapevole, in grado di tradurre i caratteri identitari secondo uno scenario sostenibile. La costruzione della struttura ambientale deve essere controllata, con vigorose attività coordinate all’interno di laboratori e di osservatori a livello territoriale, attraverso regole morfologiche, formali e geometriche che costituiscono la traccia fondativa per il disegno del contesto. Nowadays speaking about the configuration of a place implies being aware of the complexity of the relations that control nature and space and, consequently, of how difficult it is to individuate the signs able to express perceived and transmitted material and immaterial sensations. Prefigurations of places, due to a different way of being, originate from observing and recognizing the signs and traces of rootedness, and are an attempt to interpret the expectations of the topos, that reveal a logic matrix, characteristic of fractal geometry. Planning the territory needs a cognitive approach to the site, whose representation refers to contexts that require proper instruments and methods because of an increasing will of rooting every project in a precise context, that is palimpsest, in order to promote its vocation and its inner essence. Understanding a site, knowing geography and nature, reading the signs of ecology, make projecting knowledge a dynamic and aware language, able to express the identity’s characteristics in a sustainable scenario. The creation of the environmental structure must be controlled with strong activities coordinated, at a territorial level, by laboratories and observatories, using morphological, formal and geometric rules that are the foundational tracks to plan the context.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.