Il Simposio “Stress, Adattamento, Trauma” si propone l’obiettivo di sviluppare una riflessione multifocale sul rapporto tra fattori di rischio evolutivo e sindromi di risposta allo stress. Le risposte soggettive allo stress rappresentano infatti un elemento di importanza centrale per la comprensione, la valutazione e il trattamento di diverse forme di sofferenza psicologica. Il rilievo teorico e clinico della questione emerge con chiara evidenza: se da una parte è certamente vero che gli eventi particolarmente sconvolgenti o dolorosi sono in grado di travolgere le normali difese e le capacità di elaborazione mentale, e quindi avere un impatto disorganizzante sulla mente e sul corpo, d’altro canto è altrettanto vero che la risposta allo stress è modulata da diverse variabili individuali, quali la capacità di tolleranza e regolazione degli affetti, la forza dell’Io o la resilienza. In un complesso intreccio tra diposizioni innate e contesti di relazione, le esperienze di accudimento primario e gli scambi con le figure di attaccamento influenzano profondamente le modalità attraverso cui vengono costruiti i sistemi rappresentazionali che orientano l’individuo all’interno della realtà, e dunque costituiscono importanti fattori di rischio o di protezione rispetto allo sviluppo di psicopatologie. Il vivere in contesti relazionali insicuri o disorganizzanti nell’infanzia può di fatto inficiare il completo sviluppo delle capacità metacognitive e di regolazione emotiva e, in mancanza di tali competenze, l’individuo risulta a rischio di esperire la dolorosa sensazione di crollare in risposta ad un evento stressante. La presenza di simili stati emotivi nell’infanzia può connettersi in età adulta ad un drastico decremento dell’autostima, dei sentimenti di autoefficacia e del senso di agency, e può condurre la persona a percepire come psicologicamente traumatiche anche vicende apparentemente normali o di scarsa rilevanza da un punto di vista oggettivo. La risposta allo stress è dunque un fenomeno complesso e sfumato, e per questo motivo appare necessaria un’ampia comprensione e valutazione dei fattori personali, evolutivi e relazionali che determinano il vissuto attuale della persona.

Presentazione del simposio: Stress, adattamento, trauma. Percorsi evolutivo- relazionali della sofferenza psichica

SCHIMMENTI, ADRIANO;CRAPARO, GIUSEPPE
2009-01-01

Abstract

Il Simposio “Stress, Adattamento, Trauma” si propone l’obiettivo di sviluppare una riflessione multifocale sul rapporto tra fattori di rischio evolutivo e sindromi di risposta allo stress. Le risposte soggettive allo stress rappresentano infatti un elemento di importanza centrale per la comprensione, la valutazione e il trattamento di diverse forme di sofferenza psicologica. Il rilievo teorico e clinico della questione emerge con chiara evidenza: se da una parte è certamente vero che gli eventi particolarmente sconvolgenti o dolorosi sono in grado di travolgere le normali difese e le capacità di elaborazione mentale, e quindi avere un impatto disorganizzante sulla mente e sul corpo, d’altro canto è altrettanto vero che la risposta allo stress è modulata da diverse variabili individuali, quali la capacità di tolleranza e regolazione degli affetti, la forza dell’Io o la resilienza. In un complesso intreccio tra diposizioni innate e contesti di relazione, le esperienze di accudimento primario e gli scambi con le figure di attaccamento influenzano profondamente le modalità attraverso cui vengono costruiti i sistemi rappresentazionali che orientano l’individuo all’interno della realtà, e dunque costituiscono importanti fattori di rischio o di protezione rispetto allo sviluppo di psicopatologie. Il vivere in contesti relazionali insicuri o disorganizzanti nell’infanzia può di fatto inficiare il completo sviluppo delle capacità metacognitive e di regolazione emotiva e, in mancanza di tali competenze, l’individuo risulta a rischio di esperire la dolorosa sensazione di crollare in risposta ad un evento stressante. La presenza di simili stati emotivi nell’infanzia può connettersi in età adulta ad un drastico decremento dell’autostima, dei sentimenti di autoefficacia e del senso di agency, e può condurre la persona a percepire come psicologicamente traumatiche anche vicende apparentemente normali o di scarsa rilevanza da un punto di vista oggettivo. La risposta allo stress è dunque un fenomeno complesso e sfumato, e per questo motivo appare necessaria un’ampia comprensione e valutazione dei fattori personali, evolutivi e relazionali che determinano il vissuto attuale della persona.
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