Abstract In XII Tab. 4.2b venum duere is normally understood as selling.The author demonstrates that the more recent venum dare means not only selling but enjoys a broader meaning including different kinds of legal transactions, all of them referable to an exchange of mutual economic advantages. In the author's opinion, venum duere in the Twelve Tables means the exchange, deriving from different cases, between a particular condition of subjection of the filius (the in mancipio esse performed only by a mancipatio) and a corresponding economical advantage.

Abstract. Secondo l’a. l’espressione venum dare appare usata nelle fonti non solo nell’accezione di vendere ma anche in un’accezione più ampia, capace di abbracciare paradigmi negoziali diversi, tutti riconducibili in qualche modo ad una pratica negoziale di scambio tra reciproci vantaggi economici. Con riferimento al versetto decemvirale, più in particolare, il venum duere che la norma decemvirale intendeva prendere in considerazione consisteva nello scambio di una particolare condizione di soggezione del filius – che poteva costituirsi solo mediante mancipatio (l’in mancipio esse) – con un corrispettivo vantaggio di natura economica: le cause per cui questo scambio poteva avvenire erano diverse, ma tutte avrebbero realizzato un reciproco vantaggio economico

“Si pater ter filium venum duit…”. L’alienazione del figlio nella previsione decemvirale.

CRISTALDI, SALVATORE ANTONIO
2016-01-01

Abstract

Abstract In XII Tab. 4.2b venum duere is normally understood as selling.The author demonstrates that the more recent venum dare means not only selling but enjoys a broader meaning including different kinds of legal transactions, all of them referable to an exchange of mutual economic advantages. In the author's opinion, venum duere in the Twelve Tables means the exchange, deriving from different cases, between a particular condition of subjection of the filius (the in mancipio esse performed only by a mancipatio) and a corresponding economical advantage.
2016
978-88-67353-82-8
Abstract. Secondo l’a. l’espressione venum dare appare usata nelle fonti non solo nell’accezione di vendere ma anche in un’accezione più ampia, capace di abbracciare paradigmi negoziali diversi, tutti riconducibili in qualche modo ad una pratica negoziale di scambio tra reciproci vantaggi economici. Con riferimento al versetto decemvirale, più in particolare, il venum duere che la norma decemvirale intendeva prendere in considerazione consisteva nello scambio di una particolare condizione di soggezione del filius – che poteva costituirsi solo mediante mancipatio (l’in mancipio esse) – con un corrispettivo vantaggio di natura economica: le cause per cui questo scambio poteva avvenire erano diverse, ma tutte avrebbero realizzato un reciproco vantaggio economico
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11387/118923
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact