L'architetto, spesso, vive e sogna la propria casa. Si diventa architetti, spesso, con una visione, pensando alla propria casa. Sin dai primi segni infantili, la casa è sempre presente. Se è difficile disegnare la casa di altri, più difficile è disegnare la casa per se stessi, come dimostra la straordinaria esperienza di Curzio Malaparte, presa a riferimento. Sulla propria casa, infatti, si applicano le sperimentazioni più ricercate, con la possibilità di sondare la praticabilità di percorsi nuovi, da portare a compimento in altri progetti. Anche per questo, la propria casa è sempre un’opera interrotta; completarla può significare la conclusione di una ricerca che si identifica con la vita.
Titolo: | Casa come me |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2014 |
Serie: | |
Abstract: | L'architetto, spesso, vive e sogna la propria casa. Si diventa architetti, spesso, con una visione, pensando alla propria casa. Sin dai primi segni infantili, la casa è sempre presente. Se è difficile disegnare la casa di altri, più difficile è disegnare la casa per se stessi, come dimostra la straordinaria esperienza di Curzio Malaparte, presa a riferimento. Sulla propria casa, infatti, si applicano le sperimentazioni più ricercate, con la possibilità di sondare la praticabilità di percorsi nuovi, da portare a compimento in altri progetti. Anche per questo, la propria casa è sempre un’opera interrotta; completarla può significare la conclusione di una ricerca che si identifica con la vita. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11387/119127 |
ISBN: | 978-88-548-6874-8 |
Appare nelle tipologie: | 4.1 Contributo in Atti di convegno |