Il paradigma della differenza mette a nudo il gioco tragico del mondo disvelando l’inedito, il nascosto e l’indecifrabile del non detto e di tutto ciò che il potere occulta, ma anche gli spazi più intimi e profondi dei vissuti e delle sofferenze dei singoli e/o dei gruppi oggetto di discredito. Una definizione della differenza rinvia al confronto con i codici dell’uguaglianza e ancora di più con il paradigma delle pari opportunità, dei diritti mancati e della tutela dei più deboli in funzione della costruzione di una nuova paideia pronta ad accogliere e a metabolizzare l’eteronomo e a rielaborare l’esperienza e le relazioni interumane secondo modelli aperti, emancipatori e criticamente problematici, in vista di un’educazione militante e non neutrale più incline al pensiero divergente che a quello adattivo/convergente.
Diritti umani e paradigma della differenza per una nuova paideia
Salmeri Stefano
2017-01-01
Abstract
Il paradigma della differenza mette a nudo il gioco tragico del mondo disvelando l’inedito, il nascosto e l’indecifrabile del non detto e di tutto ciò che il potere occulta, ma anche gli spazi più intimi e profondi dei vissuti e delle sofferenze dei singoli e/o dei gruppi oggetto di discredito. Una definizione della differenza rinvia al confronto con i codici dell’uguaglianza e ancora di più con il paradigma delle pari opportunità, dei diritti mancati e della tutela dei più deboli in funzione della costruzione di una nuova paideia pronta ad accogliere e a metabolizzare l’eteronomo e a rielaborare l’esperienza e le relazioni interumane secondo modelli aperti, emancipatori e criticamente problematici, in vista di un’educazione militante e non neutrale più incline al pensiero divergente che a quello adattivo/convergente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.