Il linguaggio shakespeariano affonda le proprie radici nei molteplici piani del discorso e ancora di più in quelle espressioni idiomatiche che, al limite tra il gioco di parole e il linguaggio figurato, cristallizzano allusioni e implicazioni metalinguistiche tipiche di gran parte dell’attività del poeta e drammaturgo di Stratford-upon-Avon. La sensibilità immaginativa dell’autore si condensa in una partita con il lettore e il traduttore chiamati a muoversi a cavallo tra analogie e omologie culturali. Il presente articolo si propone di analizzare alcuni aspetti della storia dei puns shakespeariani destinati a rimanere un “riddle” linguistico di difficile soluzione, carico di aspettative critiche, curiosità sceniche e realtà storiche.
"Forever and a day": i giochi di parole shakespeariani come attraversamento di senso e risorsa traduttiva.
Annalisa Bonomo
2018-01-01
Abstract
Il linguaggio shakespeariano affonda le proprie radici nei molteplici piani del discorso e ancora di più in quelle espressioni idiomatiche che, al limite tra il gioco di parole e il linguaggio figurato, cristallizzano allusioni e implicazioni metalinguistiche tipiche di gran parte dell’attività del poeta e drammaturgo di Stratford-upon-Avon. La sensibilità immaginativa dell’autore si condensa in una partita con il lettore e il traduttore chiamati a muoversi a cavallo tra analogie e omologie culturali. Il presente articolo si propone di analizzare alcuni aspetti della storia dei puns shakespeariani destinati a rimanere un “riddle” linguistico di difficile soluzione, carico di aspettative critiche, curiosità sceniche e realtà storiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.