Il contributo analizza brevemente la presenza dell’epitafio di Virgilio Mantua me genuit ecc. nella produzione poetica di Gioviano Pontano (Spoleto- Napoli), Pietro Bembo (Venezia-Roma), Domizio Falcone (Mantova) e Niccolò Alessi (Perugia). Particolarmente significativa è l’assenza della stessa presso Petrarca, ancorato, com’era, alla tradizione epigrafica medievale. L’esempio riscontrato in Pontano si giova del modello virgiliano pur rimanendo ossequioso alla tradizionale matrice ciceroniana, mentre Bembo imita più direttamente l’epitafio. Gli esempi offerti da Falcone costituiscono, invece, casi non solo di imitatio bensì di aemulatio letteraria vera e propria, effettuata con originalità e una cifra giocosa e dissacrante, perfino critica, e l’inquisitore Alessi non può che alludere sincreticamente all’epitafio in un segmento di un’opera agiografica post-tridentina per motivi forse non del tutto ortodossi.
Imitazioni rinascimentali dell’epitafio di Virgilio
Rodney Lokaj
2020-01-01
Abstract
Il contributo analizza brevemente la presenza dell’epitafio di Virgilio Mantua me genuit ecc. nella produzione poetica di Gioviano Pontano (Spoleto- Napoli), Pietro Bembo (Venezia-Roma), Domizio Falcone (Mantova) e Niccolò Alessi (Perugia). Particolarmente significativa è l’assenza della stessa presso Petrarca, ancorato, com’era, alla tradizione epigrafica medievale. L’esempio riscontrato in Pontano si giova del modello virgiliano pur rimanendo ossequioso alla tradizionale matrice ciceroniana, mentre Bembo imita più direttamente l’epitafio. Gli esempi offerti da Falcone costituiscono, invece, casi non solo di imitatio bensì di aemulatio letteraria vera e propria, effettuata con originalità e una cifra giocosa e dissacrante, perfino critica, e l’inquisitore Alessi non può che alludere sincreticamente all’epitafio in un segmento di un’opera agiografica post-tridentina per motivi forse non del tutto ortodossi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.