La mobilità studentesca universitaria è un fenomeno che, negli anni recenti, ha assunto una rilevanza notevole, in ambito nazionale. Essa è, infatti, prevalentemente oggetto di numerosi studi sui flussi migratori Sud-Centro e Sud-Nord degli studenti universitari italiani che scelgono sedi universitarie in regioni diverse da quella della propria residenza. Nel tempo le dimensioni numeriche di questi flussi sono divenute sempre più consistenti, con ripercussioni non certo trascurabili sul tessuto socioeconomico delle zone di origine. La mobilità studentesca gioca un ruolo rilevante nell’ampliare la “forbice” tra le macro-aree regionali (Nord-Centro e Sud e Isole), ovvero quel divario socioeconomico che affligge il nostro Paese da sempre. La letteratura in questione ha prodotto diversi lavori che analizzano il fenomeno della mobilità e del successo universitario in generale e con riferimento alla riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario delle università, come elemento di ulteriore depauperamento per le università del Mezzogiorno. Questo lavoro sulla mobilità degli stranieri e sulla loro performance all’università si inserisce a pieno titolo nel contesto precedentemente descritto, da cui è scaturito. Le carriere universitarie di questi studenti sono l’oggetto di questo lavoro. A questi studenti stranieri “autentici”, affianchiamo, per ragioni di “vicinanza”, gli studenti con passaporto straniero che hanno frequentato una scuola secondaria in Italia, in modo da confrontare i due gruppi tra loro e con gli italiani. Il nostro obiettivo è dare informazioni quantitative sull’insuccesso universitario degli studenti stranieri negli atenei italiani. Queste informazioni sono riferite: in ingresso, alla dimensione dei flussi di studenti immatricolati nei nostri atenei, secondo alcune caratteristiche sociodemografiche, quali, ad esempio, il genere, la nazionalità, la sede dove è stato conseguito il diploma; in uscita, al numero di laureati o di abbandoni e ai tempi di conseguimento del titolo. L’analisi qui proposta si muove su due livelli: il primo, nazionale, impiegando i dati relativi all’intero Paese, il secondo, locale, impiegando i dati della sola Sicilia.

Gli studenti stranieri negli Atenei italiani: un'analisi statistica dell'ultimo decennio

AIELLO FABIO;
2020-01-01

Abstract

La mobilità studentesca universitaria è un fenomeno che, negli anni recenti, ha assunto una rilevanza notevole, in ambito nazionale. Essa è, infatti, prevalentemente oggetto di numerosi studi sui flussi migratori Sud-Centro e Sud-Nord degli studenti universitari italiani che scelgono sedi universitarie in regioni diverse da quella della propria residenza. Nel tempo le dimensioni numeriche di questi flussi sono divenute sempre più consistenti, con ripercussioni non certo trascurabili sul tessuto socioeconomico delle zone di origine. La mobilità studentesca gioca un ruolo rilevante nell’ampliare la “forbice” tra le macro-aree regionali (Nord-Centro e Sud e Isole), ovvero quel divario socioeconomico che affligge il nostro Paese da sempre. La letteratura in questione ha prodotto diversi lavori che analizzano il fenomeno della mobilità e del successo universitario in generale e con riferimento alla riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario delle università, come elemento di ulteriore depauperamento per le università del Mezzogiorno. Questo lavoro sulla mobilità degli stranieri e sulla loro performance all’università si inserisce a pieno titolo nel contesto precedentemente descritto, da cui è scaturito. Le carriere universitarie di questi studenti sono l’oggetto di questo lavoro. A questi studenti stranieri “autentici”, affianchiamo, per ragioni di “vicinanza”, gli studenti con passaporto straniero che hanno frequentato una scuola secondaria in Italia, in modo da confrontare i due gruppi tra loro e con gli italiani. Il nostro obiettivo è dare informazioni quantitative sull’insuccesso universitario degli studenti stranieri negli atenei italiani. Queste informazioni sono riferite: in ingresso, alla dimensione dei flussi di studenti immatricolati nei nostri atenei, secondo alcune caratteristiche sociodemografiche, quali, ad esempio, il genere, la nazionalità, la sede dove è stato conseguito il diploma; in uscita, al numero di laureati o di abbandoni e ai tempi di conseguimento del titolo. L’analisi qui proposta si muove su due livelli: il primo, nazionale, impiegando i dati relativi all’intero Paese, il secondo, locale, impiegando i dati della sola Sicilia.
2020
9788857569857
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11387/143622
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