La pedagogia di Paulo Freire come pratica militante per la libertà

Per la pandemia e le gravi contraddizioni endemiche al sistema globale, il mondo contemporaneo vive un disorientamento dovuto anche alle tendenze conservatrici e reazionarie che autorizzano a parlare di emergenza democratica, indebolimento delle pratiche solidali e crisi del pedagogico sempre più ridotto a mero tecnicismo cessando di essere strategia emancipatrice per promuovere le pari opportunità e garantire una relazione fondata sull’equità al di là delle differenze di genere, cultura, religione, status sociale e fisiche. Rivisitare il pensiero di Freire, maestro di democrazia, di libertà e di intercultura, appare indispensabile per mantenere viva la relazione dialogica, pratica militante per il riconoscimento dell’alterità e impegno per la giustizia, interpretata come speranza e annuncio profetico in funzione del meglio definito secondo l’ontologia dell’essere di più. Sotto il profilo teoretico e della prassi, il paradigma freiriano offre linee programmatiche fondamentali per una pedagogia democratica che aspira ad essere incontro di persone e contaminazione di mondi per un confronto con i dannati della terra.