Dalle fonti sappiamo che tra VI e XII secolo, Enna, esempio classico di castrum in età bizantina, forte centro islamico, isolato dai Normanni, ma rivitalizzato tra il XIII e il XIV secolo, rimane città di rilievo al centro dell’isola, accanto ai centri urbani di Agrigento ad occidente e Siracusa ad oriente. La città conquistata dai Musulmani nell’anno 254 dell’Egira (858-859), dovette continuare ad avere un ruolo di primo piano, tanto da essere completamente islamizzata, come dimostrerebbe l’analisi delle struttura urbanistica, in particolar modo la persistenza dello schema vicolo - cortile, che sopravvissuto fino ad oggi, si può far risalire ai tempi del consolidamento del sistema insediativo di età islamica, presumibilmente collegato, almeno in parte, all’architettura rupestre che caratterizza la città e che, molto probabilmente, risale almeno ad età bizantina, con la rifunzionalizzazione di numerose unità rupestri con destinazione funeraria documentate per l’età più antica. In una delle fasi della faticosa conquista di Enna, si colloca parte dell’infanzia di Sant’Elia il Giovane, ancora fanciullo costretto a fuggire con la famiglia e iniziare una serie di peregrinazioni per l’Ecumene che ha come meta finale la Calabria, baluardo della presenza bizantina nel Mezzogiorno. Nella biografia del Santo, seppure con i limiti dovuti alle caratteristiche agiografiche del testo e alle difficoltà di identificazione topografica di alcune narrazioni, è possibile individuare diversi elementi che collegano S. Elia, ma anche Enna e il comprensorio, a quella koinè greco bizantina che collega l’Oriente con l’Occidente e conferma la vitalità del castrum di età bizantina che, per la sua posizione geografica all’interno dell’isola, rimane centrale anche dopo la conquista islamica.

Enna al tempo di Sant’Elia il Giovane. Dal Castrum Hennae a Qasr Yani

Daniela Patti
2024-01-01

Abstract

Dalle fonti sappiamo che tra VI e XII secolo, Enna, esempio classico di castrum in età bizantina, forte centro islamico, isolato dai Normanni, ma rivitalizzato tra il XIII e il XIV secolo, rimane città di rilievo al centro dell’isola, accanto ai centri urbani di Agrigento ad occidente e Siracusa ad oriente. La città conquistata dai Musulmani nell’anno 254 dell’Egira (858-859), dovette continuare ad avere un ruolo di primo piano, tanto da essere completamente islamizzata, come dimostrerebbe l’analisi delle struttura urbanistica, in particolar modo la persistenza dello schema vicolo - cortile, che sopravvissuto fino ad oggi, si può far risalire ai tempi del consolidamento del sistema insediativo di età islamica, presumibilmente collegato, almeno in parte, all’architettura rupestre che caratterizza la città e che, molto probabilmente, risale almeno ad età bizantina, con la rifunzionalizzazione di numerose unità rupestri con destinazione funeraria documentate per l’età più antica. In una delle fasi della faticosa conquista di Enna, si colloca parte dell’infanzia di Sant’Elia il Giovane, ancora fanciullo costretto a fuggire con la famiglia e iniziare una serie di peregrinazioni per l’Ecumene che ha come meta finale la Calabria, baluardo della presenza bizantina nel Mezzogiorno. Nella biografia del Santo, seppure con i limiti dovuti alle caratteristiche agiografiche del testo e alle difficoltà di identificazione topografica di alcune narrazioni, è possibile individuare diversi elementi che collegano S. Elia, ma anche Enna e il comprensorio, a quella koinè greco bizantina che collega l’Oriente con l’Occidente e conferma la vitalità del castrum di età bizantina che, per la sua posizione geografica all’interno dell’isola, rimane centrale anche dopo la conquista islamica.
2024
9788832277807
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11387/177725
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