La qualità dell’ambiente di accudimento è profondamente influenzata dai fattori di rischio e/o di resilienza che, presenti ai diversi livelli dell’ecologia di vita del nucleo familiare, influenzano la relazione primaria del bambino con i suoi partner adulti (Belsky, 1980, 1993; Aguilar, Sroufe, Egeland & Carlson, 2000). In un contesto di rischio cumulativo, tuttavia, un fattore critico è rappresentato dallo stato mentale materno rispetto all’attaccamento. In tale prospettiva, il presente lavoro si pone l’obiettivo di studiare come la qualità dell’attaccamento e la funzione riflessiva materna influenzino la qualità dei pattern interattivi madre-bambino nel contesto dell’alimentazione. La ricerca ha coinvolto 20 diadi ad alto rischio psicosociale. Alle madri è stata somministrata l’Adult Attachment Interview (AAI) e ai trascritti sono stati poi applicati sia il Sistema di Codifica tradizionale di Main & Goldwyn (1984-2002), sia la scala della Funzione Riflessiva (FR; Fonagy et al., 1998); inoltre, è stata effettuata un’osservazione videoregistrata dell’interazione alimentare poi codificata attraverso la Scala di Valutazione dell’Interazione Alimentare Madre-Bambino (SVIA; Ammaniti et al., 2006). In linea con i dati presenti nella letteratura internazionale, le analisi condotte (distribuzione di frequenze e ANOVA) mostrano una prevalenza di modelli insicuri e disorganizzati ed una concomitante compromissione della capacità riflessiva. Inoltre, nell’interazione alimentare con il figlio, le madri con la funzione riflessiva più bassa mostrano maggiore intrusività, non contingenza e affetti negativi. Gli esiti di questo lavoro contribuiscono a rilevare l’importanza della mentalizzazione quale fattore di protezione nella relazione madre-bambino, ponendo il potenziamento di tale capacità alla base di interventi attachment-based a sostegno della genitorialità ad alto rischio.
Attaccamento materno, funzione riflessiva e qualità dell’interazione alimentare in un gruppo di diadi madre-bambino a rischio psicosociale.
GUARINO, SIMONA
2012-01-01
Abstract
La qualità dell’ambiente di accudimento è profondamente influenzata dai fattori di rischio e/o di resilienza che, presenti ai diversi livelli dell’ecologia di vita del nucleo familiare, influenzano la relazione primaria del bambino con i suoi partner adulti (Belsky, 1980, 1993; Aguilar, Sroufe, Egeland & Carlson, 2000). In un contesto di rischio cumulativo, tuttavia, un fattore critico è rappresentato dallo stato mentale materno rispetto all’attaccamento. In tale prospettiva, il presente lavoro si pone l’obiettivo di studiare come la qualità dell’attaccamento e la funzione riflessiva materna influenzino la qualità dei pattern interattivi madre-bambino nel contesto dell’alimentazione. La ricerca ha coinvolto 20 diadi ad alto rischio psicosociale. Alle madri è stata somministrata l’Adult Attachment Interview (AAI) e ai trascritti sono stati poi applicati sia il Sistema di Codifica tradizionale di Main & Goldwyn (1984-2002), sia la scala della Funzione Riflessiva (FR; Fonagy et al., 1998); inoltre, è stata effettuata un’osservazione videoregistrata dell’interazione alimentare poi codificata attraverso la Scala di Valutazione dell’Interazione Alimentare Madre-Bambino (SVIA; Ammaniti et al., 2006). In linea con i dati presenti nella letteratura internazionale, le analisi condotte (distribuzione di frequenze e ANOVA) mostrano una prevalenza di modelli insicuri e disorganizzati ed una concomitante compromissione della capacità riflessiva. Inoltre, nell’interazione alimentare con il figlio, le madri con la funzione riflessiva più bassa mostrano maggiore intrusività, non contingenza e affetti negativi. Gli esiti di questo lavoro contribuiscono a rilevare l’importanza della mentalizzazione quale fattore di protezione nella relazione madre-bambino, ponendo il potenziamento di tale capacità alla base di interventi attachment-based a sostegno della genitorialità ad alto rischio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.