The essay analyzes these key points through the case studies of the historical Societies and Deputations of the "Tre Venezie" region, while also exploring the connections with other institutions in the area, such as the Ateneo Veneto, and from the mid-1930s with the national framework through a detailed examination of the activities of the Institute of Adriatic Studies (ISA), chaired by Giuseppe Volpi, and the Institute for the Study of Industrial Policy (ISPI) in Milan, headed by Alberto Pirelli, as well as the Central Committee for Historical Studies in Rome. These institutions were not sterile bodies; they had specific cultural and political objectives that involved the upper and middle bourgeoisie of the area under study.

Il saggio analizza questi punti nodali tramite i casi di studio delle Società e Deputazioni storiche delle ‘Tre Venezie’ , esplorando al contempo le connessioni con altre istituzioni presenti sul territorio, come l’Ateneo Veneto, e dalla metà degli anni Trenta con il quadro nazionale tramite un approfondimento delle attività dell’Istituto di studi adriatici (ISA), presieduto da Giuseppe Volpi e dell’Istituto per gli studi di Politica Industriale (ISPI) di Milano retto da Alberto Pirelli così come della Giunta centrale per gli studi storici a Roma. Tutte queste istituzioni non furono sterili organismi: ebbero precisi obiettivi culturali e politici che coinvolsero l’alta e media borghesia dell’area presa in esame. Le istituzioni storiche esistenti nel territorio del Triveneto erano state, fin dalla loro creazione, uno strumento politico di grande rilievo per le rivendicazioni irredentiste nelle aree di confine, con diverse tensioni tra ‘centro’ e ‘periferia’ Lo scavo archivistico ha evidenziato come sia importante adottare una periodo cronologico più ampio in quanto alcune aspirazioni presenti nell’Italia post-risorgimentale trovarono il loro punto di approdo nell’ideologia fascista. Quest’affermazione non intende diminuire e sottovalutare l’importanza periodizzante della dittatura, ma invitare a una riflessione più complessiva delle sue radici e dei motivi per cui il fascismo fu appoggiato, pur con diversi gradi e declinazioni. L’articolo per questi motivi adotta una prospettiva di lungo periodo per tratteggiare la rete all’interno della quale gli uomini e le loro idee si mossero tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento.

Percorsi culturali del fascismo in provincia

Margherita Angelini
2021-01-01

Abstract

The essay analyzes these key points through the case studies of the historical Societies and Deputations of the "Tre Venezie" region, while also exploring the connections with other institutions in the area, such as the Ateneo Veneto, and from the mid-1930s with the national framework through a detailed examination of the activities of the Institute of Adriatic Studies (ISA), chaired by Giuseppe Volpi, and the Institute for the Study of Industrial Policy (ISPI) in Milan, headed by Alberto Pirelli, as well as the Central Committee for Historical Studies in Rome. These institutions were not sterile bodies; they had specific cultural and political objectives that involved the upper and middle bourgeoisie of the area under study.
2021
9788895868578
Il saggio analizza questi punti nodali tramite i casi di studio delle Società e Deputazioni storiche delle ‘Tre Venezie’ , esplorando al contempo le connessioni con altre istituzioni presenti sul territorio, come l’Ateneo Veneto, e dalla metà degli anni Trenta con il quadro nazionale tramite un approfondimento delle attività dell’Istituto di studi adriatici (ISA), presieduto da Giuseppe Volpi e dell’Istituto per gli studi di Politica Industriale (ISPI) di Milano retto da Alberto Pirelli così come della Giunta centrale per gli studi storici a Roma. Tutte queste istituzioni non furono sterili organismi: ebbero precisi obiettivi culturali e politici che coinvolsero l’alta e media borghesia dell’area presa in esame. Le istituzioni storiche esistenti nel territorio del Triveneto erano state, fin dalla loro creazione, uno strumento politico di grande rilievo per le rivendicazioni irredentiste nelle aree di confine, con diverse tensioni tra ‘centro’ e ‘periferia’ Lo scavo archivistico ha evidenziato come sia importante adottare una periodo cronologico più ampio in quanto alcune aspirazioni presenti nell’Italia post-risorgimentale trovarono il loro punto di approdo nell’ideologia fascista. Quest’affermazione non intende diminuire e sottovalutare l’importanza periodizzante della dittatura, ma invitare a una riflessione più complessiva delle sue radici e dei motivi per cui il fascismo fu appoggiato, pur con diversi gradi e declinazioni. L’articolo per questi motivi adotta una prospettiva di lungo periodo per tratteggiare la rete all’interno della quale gli uomini e le loro idee si mossero tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento.
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