"The competition presents an underlying dualism. On the one hand the need for international visibility and expressiveness and on the other hand respect for the extraordinary richness of the Venice-Lido system. The answer to this dualism is the assertion that it is a scandal to destroy the Lido's greenery and to think of competing at the level of expression with the Casino and the Palazzo del Cinema. Venice is not an underdeveloped city. It does not need violence and formal prevarication. Thus the theme of realism (Carrà) asserts itself as the expressive solution of the exterior, where the earthy materiality of the hall is composed with the richness of the greenery of the Cinema Square and the Cinema Garden, and the two buildings. On the other hand, the basement, which functionally resolves all the demands, is sensual, luxurious in its spaces: it uses the image of the dragonfly wing, in the glazing of the Great Hall on the park, the materials and images of the Cinema world, gold, velvet, leather, in the Foyer, the Catwalk, the Cinema Market, and the Bar. This response to the duality of the competition represents a compositional and perceptual unicum, combining respect and expressive force, metaphysical realism and sensuality."

“Il concorso presenta un dualismo di fondo. Da una parte l'esigenza di visibilità ed espressività internazionale e dall'altra il rispetto della straordinaria ricchezza del sistema Venezia-Lido. La risposta a questo dualismo è l'affermazione che sia uno scandalo distruggere il verde del Lido e pensare di competere a livello espressivo con Casinò e Palazzo del Cinema. Venezia non è una città sottosviluppata. Non ha bisogno di violenza e prevaricazione formale. Così il tema del realismo (Carrà) si afferma come soluzione espressiva dell'esterno, dove la materialità terrosa della sala si compone con la ricchezza del verde della Piazza del Cinema e del Giardino del Cinema, e dei due edifici. Dall'altra parte l'interrato, che risolve funzionalmente tutte le richieste, è sensuale, lussuoso nei suoi spazi: utilizza l'immagine dell'ala della libellula, nella vetrata della Grande Sala sul parco, i materiali e le immagini del mondo del Cinema, oro, velluto, pelle, nel Foyer, nella Passerella, nel Mercato del Cinema, nel Bar. Questa risposta alla dualità del concorso, rappresenta un unicum compositivo e percettivo, che unisce rispetto e forza espressi- va, realismo metafisico e sensualità.” Dalla relazione di Concorso.

PALAZZO DEL CINEMA VENEZIA. Concorso Internazionale. Progetto Vincitore

Gianluca, Peluffo
;
2005-01-01

Abstract

"The competition presents an underlying dualism. On the one hand the need for international visibility and expressiveness and on the other hand respect for the extraordinary richness of the Venice-Lido system. The answer to this dualism is the assertion that it is a scandal to destroy the Lido's greenery and to think of competing at the level of expression with the Casino and the Palazzo del Cinema. Venice is not an underdeveloped city. It does not need violence and formal prevarication. Thus the theme of realism (Carrà) asserts itself as the expressive solution of the exterior, where the earthy materiality of the hall is composed with the richness of the greenery of the Cinema Square and the Cinema Garden, and the two buildings. On the other hand, the basement, which functionally resolves all the demands, is sensual, luxurious in its spaces: it uses the image of the dragonfly wing, in the glazing of the Great Hall on the park, the materials and images of the Cinema world, gold, velvet, leather, in the Foyer, the Catwalk, the Cinema Market, and the Bar. This response to the duality of the competition represents a compositional and perceptual unicum, combining respect and expressive force, metaphysical realism and sensuality."
2005
“Il concorso presenta un dualismo di fondo. Da una parte l'esigenza di visibilità ed espressività internazionale e dall'altra il rispetto della straordinaria ricchezza del sistema Venezia-Lido. La risposta a questo dualismo è l'affermazione che sia uno scandalo distruggere il verde del Lido e pensare di competere a livello espressivo con Casinò e Palazzo del Cinema. Venezia non è una città sottosviluppata. Non ha bisogno di violenza e prevaricazione formale. Così il tema del realismo (Carrà) si afferma come soluzione espressiva dell'esterno, dove la materialità terrosa della sala si compone con la ricchezza del verde della Piazza del Cinema e del Giardino del Cinema, e dei due edifici. Dall'altra parte l'interrato, che risolve funzionalmente tutte le richieste, è sensuale, lussuoso nei suoi spazi: utilizza l'immagine dell'ala della libellula, nella vetrata della Grande Sala sul parco, i materiali e le immagini del mondo del Cinema, oro, velluto, pelle, nel Foyer, nella Passerella, nel Mercato del Cinema, nel Bar. Questa risposta alla dualità del concorso, rappresenta un unicum compositivo e percettivo, che unisce rispetto e forza espressi- va, realismo metafisico e sensualità.” Dalla relazione di Concorso.
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