UNESCO proposes an interesting linguistic passage, which is actually an interpretative passage: from the use of the term "Historic Centre" to that of "Historic Urban Landscape". This innovation marks the transition from a concept of fixity, crystallization and closure to that of dynamism, fluidity, mobility: the landscape, referring to the broader concept of nature, implies a continuous transformation, a change and an anthropic intervention on reality. When, as in Taranto, nature is the seafront, when the landscape has dormant or degraded potential, when the historic urban landscape has extraordinary physical and image potential like those of the Old City of Taranto, then there is the possibility of "inventing, identify and exalt” an intermediate territory between all these worlds, which reverberates energy and quality. The creation therefore of a "Well-Tempered Critical Mass", capable of creating a leap in qualitative energy. This well-tempered energy translates into a line along the sea front that declines and deforms depending on the worlds of overflow or contact. The new towers for the elevators of the city of Taranto will be forms in correct juxtaposition to the existing historical context, delicate and recognizable, identity of a place. The places in the water territory, which have now become rare and fragile, require a different approach, much gentler and different, if we still want to try to save their existence. This will be the project of the new Lungo Mare of Taranto. Sweet and Different.

UNESCO propone un interessante passaggio linguistico, che è in realtà un passaggio interpretativo: dall’uso del termine “Centro storico” a quello di “Paesaggio storico urbano”. Questa innovazione sancisce il passaggio da un concetto di fissità, cristallizzazione e chiusura, a quello di dinamicità, fluidità, mobilità : il paesaggio, facendo riferimento al concetto più vasto di natura, implica una trasformazione continua, un cambiamento e un intervento antropico sul reale. Quando come a Taranto, la natura è il Fronte mare, quando il Paesaggio ha potenzialità assopite o degradate, quando il Paesaggio storico urbano” ha straordinarie potenzialità fisiche e di immagine come quelle della Città Vecchia di Taranto, allora esiste la possibilità di “inventare, individuare ed esaltare” un territorio intermedio fra tutti questi mondi, che riverberi energia e qualità. La creazione quindi di una “Massa Critica Ben Temperata”, capace di creare un salto d’energia qualitativa. Questa energia ben temperata si traduce in una linea lungo il Fronte Mare che si declina e deforma a seconda dei mondi di sfioro o contatto Le nuove torri per gli ascensori della città di Taranto saranno delle forme in giusta apposizione al contesto storico esistente, delicate e riconoscibili, identitarie di un luogo. I luoghi del territorio dell’acqua, diventati ormai rari e fragili, richiedono un approccio diverso, molto più dolce e differente, se si vuol tentare ancora di salvarne l’esistenza. Così sarà il progetto del nuovo Lungo Mare di Taranto. Dolce e Differente.

WATERFRONT TARANTO. Concorso Internazionale. Progetto vincitore

Gianluca, Peluffo
;
2024-01-01

Abstract

UNESCO proposes an interesting linguistic passage, which is actually an interpretative passage: from the use of the term "Historic Centre" to that of "Historic Urban Landscape". This innovation marks the transition from a concept of fixity, crystallization and closure to that of dynamism, fluidity, mobility: the landscape, referring to the broader concept of nature, implies a continuous transformation, a change and an anthropic intervention on reality. When, as in Taranto, nature is the seafront, when the landscape has dormant or degraded potential, when the historic urban landscape has extraordinary physical and image potential like those of the Old City of Taranto, then there is the possibility of "inventing, identify and exalt” an intermediate territory between all these worlds, which reverberates energy and quality. The creation therefore of a "Well-Tempered Critical Mass", capable of creating a leap in qualitative energy. This well-tempered energy translates into a line along the sea front that declines and deforms depending on the worlds of overflow or contact. The new towers for the elevators of the city of Taranto will be forms in correct juxtaposition to the existing historical context, delicate and recognizable, identity of a place. The places in the water territory, which have now become rare and fragile, require a different approach, much gentler and different, if we still want to try to save their existence. This will be the project of the new Lungo Mare of Taranto. Sweet and Different.
2024
UNESCO propone un interessante passaggio linguistico, che è in realtà un passaggio interpretativo: dall’uso del termine “Centro storico” a quello di “Paesaggio storico urbano”. Questa innovazione sancisce il passaggio da un concetto di fissità, cristallizzazione e chiusura, a quello di dinamicità, fluidità, mobilità : il paesaggio, facendo riferimento al concetto più vasto di natura, implica una trasformazione continua, un cambiamento e un intervento antropico sul reale. Quando come a Taranto, la natura è il Fronte mare, quando il Paesaggio ha potenzialità assopite o degradate, quando il Paesaggio storico urbano” ha straordinarie potenzialità fisiche e di immagine come quelle della Città Vecchia di Taranto, allora esiste la possibilità di “inventare, individuare ed esaltare” un territorio intermedio fra tutti questi mondi, che riverberi energia e qualità. La creazione quindi di una “Massa Critica Ben Temperata”, capace di creare un salto d’energia qualitativa. Questa energia ben temperata si traduce in una linea lungo il Fronte Mare che si declina e deforma a seconda dei mondi di sfioro o contatto Le nuove torri per gli ascensori della città di Taranto saranno delle forme in giusta apposizione al contesto storico esistente, delicate e riconoscibili, identitarie di un luogo. I luoghi del territorio dell’acqua, diventati ormai rari e fragili, richiedono un approccio diverso, molto più dolce e differente, se si vuol tentare ancora di salvarne l’esistenza. Così sarà il progetto del nuovo Lungo Mare di Taranto. Dolce e Differente.
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