A large building/infrastructure which has concluded its history of heroism linked to the work of the port, and for some time has been seeking its own image and above all a possibility of dialogue with the city, for which it still constitutes a sort of opaque and gigantic barrier towards " sea". More than 350 meters long, it has 4 internal courtyards, (like the seasons) which immediately presented themselves as the theme to "tell a story". Because the city is made of history, of human beings, and of space and matter, and therefore, when one intervenes in the transformation of a city, one must wear the role of story tellers. In this case the story to be told was that of companies, the goods, the colours, the scents of the Mediterranean, or rather of the world, capable of pouring from ships, from "a ship loaded with...", into this building, into its courtyards, inside the city.

Un grande edificio/infrastruttura che ha concluso la sua storia di eroismo legata al lavoro del porto, e da tempo cerca una sua immagine e soprattutto una possibilità di dialogo con la città, per la quale costituisce ancora una sorta di opaca e mastodontica barriera verso “mare”. Lungo più di 350 metri, ha 4 corti interne, (come le stagioni) che subito si sono presentate come il tema dove “narrare una storia”. Perché la città è fatta di storia, degli esseri umani, e di spazio e materia, e allora, quando si interviene alla trasformazione di una città, si devono indossare i panni dei narratori di storie. In questo caso la storia da narrare era quella di ditte le merci, i colori, i profumi del Mediterraneo, anzi del mondo, capaci di riversarsi dalle navi, da “un bastimento carico di…”, dentro questo edificio, dentro le sue corti, dentro la città.

Recupero funzionale e architettonico Docks Marsiglia. Francia

Peluffo, Gianluca
2015-01-01

Abstract

A large building/infrastructure which has concluded its history of heroism linked to the work of the port, and for some time has been seeking its own image and above all a possibility of dialogue with the city, for which it still constitutes a sort of opaque and gigantic barrier towards " sea". More than 350 meters long, it has 4 internal courtyards, (like the seasons) which immediately presented themselves as the theme to "tell a story". Because the city is made of history, of human beings, and of space and matter, and therefore, when one intervenes in the transformation of a city, one must wear the role of story tellers. In this case the story to be told was that of companies, the goods, the colours, the scents of the Mediterranean, or rather of the world, capable of pouring from ships, from "a ship loaded with...", into this building, into its courtyards, inside the city.
2015
Un grande edificio/infrastruttura che ha concluso la sua storia di eroismo legata al lavoro del porto, e da tempo cerca una sua immagine e soprattutto una possibilità di dialogo con la città, per la quale costituisce ancora una sorta di opaca e mastodontica barriera verso “mare”. Lungo più di 350 metri, ha 4 corti interne, (come le stagioni) che subito si sono presentate come il tema dove “narrare una storia”. Perché la città è fatta di storia, degli esseri umani, e di spazio e materia, e allora, quando si interviene alla trasformazione di una città, si devono indossare i panni dei narratori di storie. In questo caso la storia da narrare era quella di ditte le merci, i colori, i profumi del Mediterraneo, anzi del mondo, capaci di riversarsi dalle navi, da “un bastimento carico di…”, dentro questo edificio, dentro le sue corti, dentro la città.
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