Le pratiche educative riflettono sempre le logiche sottese al progetto politico della formazione che ciascuna società elabora per soddisfare i bisogni dei propri gruppi umani ovvero per una parte di essi. Il contributo intende discutere il fenomeno dei MSNA e dei MSNA con disabilità in relazione ai sistemi di cura e accoglienza, con particolare riferimento al contesto scolastico italiano. La scuola, infatti, agisce come sentinella delle trasformazioni in quanto riesce a intercettare per prima i tratti di discontinuità attraverso la quotidiana esperienza con i bambini, gli adolescenti, i giovani adulti così come attraverso l’incontro e il confronto con le loro famiglie. Sebbene l’Italia abbia dato prova nei fatti di un’indubbia attenzione ai processi inclusivi, la gestione degli alunni stranieri e in particolare di quelli con background migratorio all’interno delle scuole mostra talvolta un’insufficiente capacità di guardare all’educazione interculturale non più in termini emergenziali. Abbandonare la logica dell’emergenza consente di comprendere che la presenza degli alunni provenienti da contesti migratori abbia assunto tratti strutturali all’interno del sistema scolastico italiano e conseguentemente permette di agire coscientemente per la realizzazione di autentici interventi pedagogici-didattici inclusivi. Il contributo, coerentemente alle prescrizioni indicate dalla prospettiva dell’inclusive education, intende sottolineare l’importanza di adottare paradigmi interpretativi e metodologie improntati sull’individualizzazione e la personalizzazione degli interventi didattici ed educativi per favorire l’apprendimento e la partecipazione di tutti. Grazie alla competenza professionale dell’insegnante dunque è possibile intervenire sulle variabili che influenzano il processo di apprendimento come l’attenzione, la motivazione, l’autoefficacia, l’autostima e accompagnare giovani studenti – i quali hanno perso i propri riferimenti socio-affettivi in forza della condizione di MSNA – in un percorso di cura che consenta di sperimentare all’interno della scuola pratiche di socializzazione e processi di crescita personale.
I minori stranieri non accompagnati tra fragilità, bisogni educativi speciali e politiche inclusive scolastica
Romano, Alessandro
2025-01-01
Abstract
Le pratiche educative riflettono sempre le logiche sottese al progetto politico della formazione che ciascuna società elabora per soddisfare i bisogni dei propri gruppi umani ovvero per una parte di essi. Il contributo intende discutere il fenomeno dei MSNA e dei MSNA con disabilità in relazione ai sistemi di cura e accoglienza, con particolare riferimento al contesto scolastico italiano. La scuola, infatti, agisce come sentinella delle trasformazioni in quanto riesce a intercettare per prima i tratti di discontinuità attraverso la quotidiana esperienza con i bambini, gli adolescenti, i giovani adulti così come attraverso l’incontro e il confronto con le loro famiglie. Sebbene l’Italia abbia dato prova nei fatti di un’indubbia attenzione ai processi inclusivi, la gestione degli alunni stranieri e in particolare di quelli con background migratorio all’interno delle scuole mostra talvolta un’insufficiente capacità di guardare all’educazione interculturale non più in termini emergenziali. Abbandonare la logica dell’emergenza consente di comprendere che la presenza degli alunni provenienti da contesti migratori abbia assunto tratti strutturali all’interno del sistema scolastico italiano e conseguentemente permette di agire coscientemente per la realizzazione di autentici interventi pedagogici-didattici inclusivi. Il contributo, coerentemente alle prescrizioni indicate dalla prospettiva dell’inclusive education, intende sottolineare l’importanza di adottare paradigmi interpretativi e metodologie improntati sull’individualizzazione e la personalizzazione degli interventi didattici ed educativi per favorire l’apprendimento e la partecipazione di tutti. Grazie alla competenza professionale dell’insegnante dunque è possibile intervenire sulle variabili che influenzano il processo di apprendimento come l’attenzione, la motivazione, l’autoefficacia, l’autostima e accompagnare giovani studenti – i quali hanno perso i propri riferimenti socio-affettivi in forza della condizione di MSNA – in un percorso di cura che consenta di sperimentare all’interno della scuola pratiche di socializzazione e processi di crescita personale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.