Il saggio si propone una riflessione sul doppio gesto di scavare e collegare come strategia per trasformare i ritrovamenti archeologici da reperti isolati in veri dispositivi di rigenerazione urbana. Dopo aver ripercorso la storica separazione tra archeologia e progetto, viene posto in evidenza come oggi queste discipline tornino a dialogare per costruire nuovi spazi pubblici capaci di saldare memoria e futuro. In conclusione al testo, a titolo esemplificativo di quanto discusso, viene riportato il progetto (non realizzato) per un area archeologica situata nel centro storico di Aidone(En): un tracciato leggero e reversibile, una infrastruttura relazionale, che connette aree archeologiche diffuse, proponendo la città siciliana come laboratorio di infrastrutture identitarie. In conclusione, il saggio sostiene che la valorizzazione delle rovine non passa più soltanto per la museificazione dei luoghi, ma per processi interdisciplinari e partecipativi che riconoscono agli abitanti il ruolo di co-autori del paesaggio urbano contemporaneo.

Scavare e collegare. Costruire ponti tra ciò che è stato e ciò che può ancora essere

Calogero Marzullo
2025-01-01

Abstract

Il saggio si propone una riflessione sul doppio gesto di scavare e collegare come strategia per trasformare i ritrovamenti archeologici da reperti isolati in veri dispositivi di rigenerazione urbana. Dopo aver ripercorso la storica separazione tra archeologia e progetto, viene posto in evidenza come oggi queste discipline tornino a dialogare per costruire nuovi spazi pubblici capaci di saldare memoria e futuro. In conclusione al testo, a titolo esemplificativo di quanto discusso, viene riportato il progetto (non realizzato) per un area archeologica situata nel centro storico di Aidone(En): un tracciato leggero e reversibile, una infrastruttura relazionale, che connette aree archeologiche diffuse, proponendo la città siciliana come laboratorio di infrastrutture identitarie. In conclusione, il saggio sostiene che la valorizzazione delle rovine non passa più soltanto per la museificazione dei luoghi, ma per processi interdisciplinari e partecipativi che riconoscono agli abitanti il ruolo di co-autori del paesaggio urbano contemporaneo.
2025
978-88-6859-279-0
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