La composizione dell’Architettura e la costruzione della città sono, da sempre, organicamente connaturate al concetto di limite; quest'ultimo inteso non soltanto come definizione e misurazione della quantità di spazio di cui l’uomo prende possesso e in cui vive ma anche come componente idonea e necessaria per conferirgli identità. Assumendo, come modello ideale, la frontiera che si colloca tra passato e futuro e che vede nel mito della colonizzazione greca della Sicilia il suo collocarsi nella storia, lo scritto analizza il tema del limite come nuovo margine della globalizzazione a partire dalla sua declinazione in architettura al concetto di periferia.
Città e architettura del limite. La frontiera come nuovo margine di globalizzazione
ODDO, MAURIZIO
In corso di stampa
Abstract
La composizione dell’Architettura e la costruzione della città sono, da sempre, organicamente connaturate al concetto di limite; quest'ultimo inteso non soltanto come definizione e misurazione della quantità di spazio di cui l’uomo prende possesso e in cui vive ma anche come componente idonea e necessaria per conferirgli identità. Assumendo, come modello ideale, la frontiera che si colloca tra passato e futuro e che vede nel mito della colonizzazione greca della Sicilia il suo collocarsi nella storia, lo scritto analizza il tema del limite come nuovo margine della globalizzazione a partire dalla sua declinazione in architettura al concetto di periferia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.