Tra gli elementi che contraddistinguono peculiarmente la storia contemporanea di Taiwan i juancun 眷村, i villaggi delle basi militari, hanno senza dubbio un ruolo di assoluto rilievo. Con la fine della Guerra Civile e il conseguente ritiro delle truppe nazionaliste sull’isola, i juancun si sono rapidamente moltiplicati in tutte le principali aree del territorio diventando delle microsocietà in cui le famiglie dei cinesi continentali, separate da quelle dei cinesi nativi, trascorrevano le loro autonome e isolate esistenze. Ed è proprio in queste famiglie che sono nati gli autori che hanno fatto delle loro esperienze nei juancun e del proprio percorso di maturazione intellettuale oggetto di riflessione. Attraverso la creazione narrativa hanno dato voce al senso di frustrazione derivante dall’impossibilità di riconoscersi in una identità culturale dai contorni definiti e ai dissidi interiori di chi è legato nel sangue a una terra immaginaria che non conosce (se non nei racconti e nei ricordi dei loro genitori) e nella vita a un luogo reale che disconosce, a cui non sente di appartenere, e “che non avrebbe mai considerato […] come dimora permanente” (Zhu Tianxin, 1992).
Sogno e disillusione nella formazione dell’identità taiwanese: riflessioni su alcuni tòpoi della letteratura juancun 眷村.
PISANO, LUCA
2014-01-01
Abstract
Tra gli elementi che contraddistinguono peculiarmente la storia contemporanea di Taiwan i juancun 眷村, i villaggi delle basi militari, hanno senza dubbio un ruolo di assoluto rilievo. Con la fine della Guerra Civile e il conseguente ritiro delle truppe nazionaliste sull’isola, i juancun si sono rapidamente moltiplicati in tutte le principali aree del territorio diventando delle microsocietà in cui le famiglie dei cinesi continentali, separate da quelle dei cinesi nativi, trascorrevano le loro autonome e isolate esistenze. Ed è proprio in queste famiglie che sono nati gli autori che hanno fatto delle loro esperienze nei juancun e del proprio percorso di maturazione intellettuale oggetto di riflessione. Attraverso la creazione narrativa hanno dato voce al senso di frustrazione derivante dall’impossibilità di riconoscersi in una identità culturale dai contorni definiti e ai dissidi interiori di chi è legato nel sangue a una terra immaginaria che non conosce (se non nei racconti e nei ricordi dei loro genitori) e nella vita a un luogo reale che disconosce, a cui non sente di appartenere, e “che non avrebbe mai considerato […] come dimora permanente” (Zhu Tianxin, 1992).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.