Il saggio, attraverso un'etnografia del quotidiano, analizza le prassi di lavoro degli operatori sociali di un servizio preposto alle misure alternative al carcere: il C.S.S.A. (Centro di servizio sociale per adulti), oggi U.E.P.E. (Ufficio di esecuzione penale esterna), organo periferico del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia. Con l’obiettivo di individuare processi virtuosi e criticità nell’organizzazione, lo studio si sofferma sulle relazioni tra gli operatori e gli utenti di tali misure, relazioni caratterizzate da un doppio (contraddittorio) mandato affidato agli operatori: assistenza e controllo. Indaga inoltre sui diversi significati annessi dagli operatori al percorso di risocializzazione.
UN CENTRO DI SERVIZIO SOCIALE NEL MEZZOGIORNO: LE PRASSI. CAPITOLO 2
FOBERT VEUTRO, Maria Francesca
2004-01-01
Abstract
Il saggio, attraverso un'etnografia del quotidiano, analizza le prassi di lavoro degli operatori sociali di un servizio preposto alle misure alternative al carcere: il C.S.S.A. (Centro di servizio sociale per adulti), oggi U.E.P.E. (Ufficio di esecuzione penale esterna), organo periferico del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia. Con l’obiettivo di individuare processi virtuosi e criticità nell’organizzazione, lo studio si sofferma sulle relazioni tra gli operatori e gli utenti di tali misure, relazioni caratterizzate da un doppio (contraddittorio) mandato affidato agli operatori: assistenza e controllo. Indaga inoltre sui diversi significati annessi dagli operatori al percorso di risocializzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.