In questa parte del volume (che tratta la relazione tra la disabilità e il processo di stigmatizzazione, ed analizza i risultati di varie ricerche sul tema con prospettive e in ambiti differenti) si espongono gli aspetti e i problemi metodologici – dall’approccio teorico ed epistemologico alle tecniche usate alle prassi del lavoro sul campo – delle ricerche presentate e anche di possibili altre ricerche su argomenti delicati e “sensibili”. I contributi più innovativi riguardano la produzione di un resoconto della ricerca, l’attenzione per i problemi di etica nella ricerca sociologica, e l’illustrazione di alcuni aspetti del cosiddetto retroscena (ricordando Erving Goffman). Quanto al resoconto, solo da qualche decennio si comincia a diffondere anche in sociologia, ma ancora marginalmente, una pratica che era caratteristica della ricerca antropologica: riferire ciò che, anche fortuitamente, ha condotto alla scelta dell’oggetto di studio, le condizioni della nascita e del prosieguo della ricerca, le domande iniziali, le incertezze, i percorsi avviati e poi scartati. Le difficoltà riscontrate suggeriscono tattiche per fronteggiarle. Solo nel 2004 l’etica della ricerca è stata oggetto di uno specifico codice deontologico sottoscritto dall’Associazione italiana di sociologia. Ma, come argomentato nel testo, parecchie indicazioni risultano di difficile applicazione e questo sollecita il ricercatore ad affrontare una materia così delicata e sfuggente in maniera flessibile e critica. La considerazione del retroscena dà vita ad una ricerca sulla ricerca; si aprono finestre sulle reazioni personali, cognitive ed emotive, degli attori dell’indagine: gli intervistati, gli intervistatori, gli autori del libro. E’ un’occasione per riflettere sulle proprie categorie mentali e sulle pre-comprensioni riguardo un oggetto di studio, che può accrescerne il livello di onestà intellettuale.
PARTE PRIMA. IL PERCORSO DELLA RICERCA. OBIETTIVI, METODO E LAVORO SUL CAMPO: UNA RICERCA SULLA RICERCA
FOBERT VEUTRO, Maria Francesca
2009-01-01
Abstract
In questa parte del volume (che tratta la relazione tra la disabilità e il processo di stigmatizzazione, ed analizza i risultati di varie ricerche sul tema con prospettive e in ambiti differenti) si espongono gli aspetti e i problemi metodologici – dall’approccio teorico ed epistemologico alle tecniche usate alle prassi del lavoro sul campo – delle ricerche presentate e anche di possibili altre ricerche su argomenti delicati e “sensibili”. I contributi più innovativi riguardano la produzione di un resoconto della ricerca, l’attenzione per i problemi di etica nella ricerca sociologica, e l’illustrazione di alcuni aspetti del cosiddetto retroscena (ricordando Erving Goffman). Quanto al resoconto, solo da qualche decennio si comincia a diffondere anche in sociologia, ma ancora marginalmente, una pratica che era caratteristica della ricerca antropologica: riferire ciò che, anche fortuitamente, ha condotto alla scelta dell’oggetto di studio, le condizioni della nascita e del prosieguo della ricerca, le domande iniziali, le incertezze, i percorsi avviati e poi scartati. Le difficoltà riscontrate suggeriscono tattiche per fronteggiarle. Solo nel 2004 l’etica della ricerca è stata oggetto di uno specifico codice deontologico sottoscritto dall’Associazione italiana di sociologia. Ma, come argomentato nel testo, parecchie indicazioni risultano di difficile applicazione e questo sollecita il ricercatore ad affrontare una materia così delicata e sfuggente in maniera flessibile e critica. La considerazione del retroscena dà vita ad una ricerca sulla ricerca; si aprono finestre sulle reazioni personali, cognitive ed emotive, degli attori dell’indagine: gli intervistati, gli intervistatori, gli autori del libro. E’ un’occasione per riflettere sulle proprie categorie mentali e sulle pre-comprensioni riguardo un oggetto di studio, che può accrescerne il livello di onestà intellettuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.