Educare alla democrazia significa trasformare la scuola, l’università e le altre agenzie educative in luoghi in cui l’esercizio alla cittadinanza attiva viene appreso, praticato e vissuto. La scuola e l’università devono perciò essere luoghi di democrazia e devono diventare lo spazio per il confronto, per l’incontro e per il dialogo tra giovani di provenienza diversa. L’identità impone il confronto con l’alterità. L’accettazione della differenza e della marginalità e la costruzione della reciprocità sono conquiste lente. I percorsi di coscientizzazione e la formazione della memoria, per la nuova paideia, danno vita ad un’educazione democratica e sinceramente emancipatrice. In educazione l’obiettivo è l’autogoverno. Educare per la nuova paideia vuol dire trasmettere la fiducia in potenzialità latenti e inespresse. La vera educazione liberatrice, infatti, stimola il cambiamento e privilegia la creatività.
Il pensiero inedito dell'educazione tra differenza e marginalità
SALMERI, Stefano
2014-01-01
Abstract
Educare alla democrazia significa trasformare la scuola, l’università e le altre agenzie educative in luoghi in cui l’esercizio alla cittadinanza attiva viene appreso, praticato e vissuto. La scuola e l’università devono perciò essere luoghi di democrazia e devono diventare lo spazio per il confronto, per l’incontro e per il dialogo tra giovani di provenienza diversa. L’identità impone il confronto con l’alterità. L’accettazione della differenza e della marginalità e la costruzione della reciprocità sono conquiste lente. I percorsi di coscientizzazione e la formazione della memoria, per la nuova paideia, danno vita ad un’educazione democratica e sinceramente emancipatrice. In educazione l’obiettivo è l’autogoverno. Educare per la nuova paideia vuol dire trasmettere la fiducia in potenzialità latenti e inespresse. La vera educazione liberatrice, infatti, stimola il cambiamento e privilegia la creatività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.