La moda made in Italy resta sempre nell’immaginario collettivo un emblema di stile ed eleganza e il comparto tessile oltre a registrare un crescente volume di affari, rappresenta una produzione di alta qualità esportata a livello globale. Nonostante la contrazione delle esportazioni registrata negli ultimi anni, l’Italia resta il primo Paese in Europa per valore lordo della produzione di moda. Nonostante la crisi, il made in Italy ha intercettato la domanda dei mercati di diversi Paesi, esportando prodotti di elevata qualità in grado di rispondere ai gusti dei nuovi consumatori. Ciò conferma come l’Italia possa contare su di un vantaggio competitivo nei fattori che esprimono la cultura e lo stile. Il settore è organizzato come segue: la seconda sezione presenta un’analisi dei concetti di internazionalizzazione, delocalizzazione con un focus sulle strategie di ritorno in Italia di attività precedentemente delocalizzate all’estero. Attraverso l’uso di dati recenti, si presenterà la situazione relativa al commercio internazionale e la reazione alla crisi da parte delle imprese italiane anche adottando strategie di rimpatrio e di valorizzazione del made in. La terza sezione presenta un’analisi dei dati del settore tessile moda e i dati relativi alle esportazioni di lusso verso Paesi come Brasile e Cina. La quarta sezione contiene le considerazioni conclusive.

Internazionalizzazione, backshoring e made in Italy: un’analisi del settore moda e lusso in Italia

TALAMO, GIUSEPPINA
2016-01-01

Abstract

La moda made in Italy resta sempre nell’immaginario collettivo un emblema di stile ed eleganza e il comparto tessile oltre a registrare un crescente volume di affari, rappresenta una produzione di alta qualità esportata a livello globale. Nonostante la contrazione delle esportazioni registrata negli ultimi anni, l’Italia resta il primo Paese in Europa per valore lordo della produzione di moda. Nonostante la crisi, il made in Italy ha intercettato la domanda dei mercati di diversi Paesi, esportando prodotti di elevata qualità in grado di rispondere ai gusti dei nuovi consumatori. Ciò conferma come l’Italia possa contare su di un vantaggio competitivo nei fattori che esprimono la cultura e lo stile. Il settore è organizzato come segue: la seconda sezione presenta un’analisi dei concetti di internazionalizzazione, delocalizzazione con un focus sulle strategie di ritorno in Italia di attività precedentemente delocalizzate all’estero. Attraverso l’uso di dati recenti, si presenterà la situazione relativa al commercio internazionale e la reazione alla crisi da parte delle imprese italiane anche adottando strategie di rimpatrio e di valorizzazione del made in. La terza sezione presenta un’analisi dei dati del settore tessile moda e i dati relativi alle esportazioni di lusso verso Paesi come Brasile e Cina. La quarta sezione contiene le considerazioni conclusive.
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