Domes have always represented both spiritual and temporal power for religious orders and, at the same time, a constructive challenge for architects. In the present work, the secrets of dome construction, drawn from direct investigations as well as from archival documents and architectural treatises, are analysed and compared. Some representative examples from a comprehensive analytical census of Sicilian domes built from XVII to XX century, collected through GIS maps, are here presented. These domes are localized in the “Val di Noto” area, in Eastern Sicily, and were built after the 1693 earthquake; therefore, they show similar anti-seismic features and constructive techniques. High precision 3D survey, through laser scanning and image-based techniques, has been applied as a methodological approach to identify intrados and extrados profiles of the selected domes. The main aim is to find out the adopted design criteria and their relationship with the general rules described in architectural treatise, as well as their common features with regard to workforce, construction materials, decoration elements, proportions, etc.

Le cupole sono state da sempre simbolo del potere spirituale e temporale degli ordini religiosi nonché prova di arditezza costruttiva per gli architetti che vi si sono cimentati. Le loro regole costruttive possono essere oggi desunte dall’analisi diretta e dagli scritti dei trattatisti dell’epoca, qui analizzati e posti a confronto, continuamente alla ricerca della forma che meglio potesse soddisfare esigenze sia statiche che estetiche. Attraverso il censimento analitico di tutte le cupole siciliane realizzate fra il XVI e XIX secolo, effettuato tramite sistema di mappatura open source su piattaforma GIS, ne sono state selezionate alcune in Sicilia orientale, realizzate nel Val di Noto dopo il terremoto del 1693 e quindi simili per istanze “antisismiche” e per conoscenze costruttive. L’approccio metodologico prevede un rilievo tridimensionale di alta precisione, tramite campagne di rilevamento 3d laser scanning ed image-based, finalizzato, innanzitutto, al tracciamento dei profili di intradosso e di estradosso degli esemplari selezionati. Obiettivo dello studio è risalire, a partire dallo stato di fatto, alle scelte costruttivo-progettuali adottate, alle loro possibili relazioni con i criteri generali suggeriti dai trattatisti di riferimento, nonché all’individuazione di caratteristiche comuni fra gli esempi scelti, in rapporto alle maestranze, ai materiali e alle zone di afferenza.

Dal tracciamento alla costruzione: il rilievo dei sistemi a cupola in Sicilia orientale

Laura Floriano
2017-01-01

Abstract

Domes have always represented both spiritual and temporal power for religious orders and, at the same time, a constructive challenge for architects. In the present work, the secrets of dome construction, drawn from direct investigations as well as from archival documents and architectural treatises, are analysed and compared. Some representative examples from a comprehensive analytical census of Sicilian domes built from XVII to XX century, collected through GIS maps, are here presented. These domes are localized in the “Val di Noto” area, in Eastern Sicily, and were built after the 1693 earthquake; therefore, they show similar anti-seismic features and constructive techniques. High precision 3D survey, through laser scanning and image-based techniques, has been applied as a methodological approach to identify intrados and extrados profiles of the selected domes. The main aim is to find out the adopted design criteria and their relationship with the general rules described in architectural treatise, as well as their common features with regard to workforce, construction materials, decoration elements, proportions, etc.
2017
Le cupole sono state da sempre simbolo del potere spirituale e temporale degli ordini religiosi nonché prova di arditezza costruttiva per gli architetti che vi si sono cimentati. Le loro regole costruttive possono essere oggi desunte dall’analisi diretta e dagli scritti dei trattatisti dell’epoca, qui analizzati e posti a confronto, continuamente alla ricerca della forma che meglio potesse soddisfare esigenze sia statiche che estetiche. Attraverso il censimento analitico di tutte le cupole siciliane realizzate fra il XVI e XIX secolo, effettuato tramite sistema di mappatura open source su piattaforma GIS, ne sono state selezionate alcune in Sicilia orientale, realizzate nel Val di Noto dopo il terremoto del 1693 e quindi simili per istanze “antisismiche” e per conoscenze costruttive. L’approccio metodologico prevede un rilievo tridimensionale di alta precisione, tramite campagne di rilevamento 3d laser scanning ed image-based, finalizzato, innanzitutto, al tracciamento dei profili di intradosso e di estradosso degli esemplari selezionati. Obiettivo dello studio è risalire, a partire dallo stato di fatto, alle scelte costruttivo-progettuali adottate, alle loro possibili relazioni con i criteri generali suggeriti dai trattatisti di riferimento, nonché all’individuazione di caratteristiche comuni fra gli esempi scelti, in rapporto alle maestranze, ai materiali e alle zone di afferenza.
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