La monografia “La responsabilità per l'attività autorizzata nei settori dell'ambiente e del territorio. Strumenti penali ed extrapenali di tutela” si apre con un capitolo in cui si risale alle origini del problema della responsabilità penale per lo svolgimento di attività autorizzata e si cominciano ad esaminare i limiti al potere di disapplicazione in materia penale, di disapplicazione in malam partem in particolare. Nel secondo capitolo si analizza il passaggio, operato in via giurisprudenziale, dalla “disapplicazione”, al “sindacato” del giudice ordinario sull’atto amministrativo, alla luce dell’interesse sostanziale tutelato dalla normativa di settore. Si prosegue con un esame delle (eccezionali) ipotesi di punibilità del destinatario del provvedimento amministrativo, nel quadro delle fattispecie in cui l’atto amministrativo (ovvero l’assenza di questo) è elemento costitutivo tipico, “interno” alla norma. Successivamente si affronta la problematica della responsabilità del titolare di autorizzazione illegittima nel quadro delle fattispecie contenenti clausole di antigiuridicità speciale; e si prendono in considerazione le possibili forme di tutela extra-penale. Si analizzano a questo punto le altre ipotesi, oltre a quella di autorizzazione illegittima, in cui si può rispondere penalmente per l’attività autorizzata. Un capitolo è dedicato a come viene affrontato nel Regno Unito il problema del danno ambientale derivante da attività autorizzata; a seguire, si prendono in rassegna altre forme di tutela, previste nella normativa extra-penale di alcuni Paesi europei, utili anch’esse ad affrontare la spinosa problematica del danno ambientale derivante da attività autorizzata. Ci si chiede, infine, se sia punibile il pubblico funzionario che ha rilasciato l’atto amministrativo causalmente ricollegato alla produzione di un danno ambientale.
La responsabilità per l’attività autorizzata nei settori dell’ambiente e del territorio. Strumenti penali ed extrapenali di tutela
di landro
2018-01-01
Abstract
La monografia “La responsabilità per l'attività autorizzata nei settori dell'ambiente e del territorio. Strumenti penali ed extrapenali di tutela” si apre con un capitolo in cui si risale alle origini del problema della responsabilità penale per lo svolgimento di attività autorizzata e si cominciano ad esaminare i limiti al potere di disapplicazione in materia penale, di disapplicazione in malam partem in particolare. Nel secondo capitolo si analizza il passaggio, operato in via giurisprudenziale, dalla “disapplicazione”, al “sindacato” del giudice ordinario sull’atto amministrativo, alla luce dell’interesse sostanziale tutelato dalla normativa di settore. Si prosegue con un esame delle (eccezionali) ipotesi di punibilità del destinatario del provvedimento amministrativo, nel quadro delle fattispecie in cui l’atto amministrativo (ovvero l’assenza di questo) è elemento costitutivo tipico, “interno” alla norma. Successivamente si affronta la problematica della responsabilità del titolare di autorizzazione illegittima nel quadro delle fattispecie contenenti clausole di antigiuridicità speciale; e si prendono in considerazione le possibili forme di tutela extra-penale. Si analizzano a questo punto le altre ipotesi, oltre a quella di autorizzazione illegittima, in cui si può rispondere penalmente per l’attività autorizzata. Un capitolo è dedicato a come viene affrontato nel Regno Unito il problema del danno ambientale derivante da attività autorizzata; a seguire, si prendono in rassegna altre forme di tutela, previste nella normativa extra-penale di alcuni Paesi europei, utili anch’esse ad affrontare la spinosa problematica del danno ambientale derivante da attività autorizzata. Ci si chiede, infine, se sia punibile il pubblico funzionario che ha rilasciato l’atto amministrativo causalmente ricollegato alla produzione di un danno ambientale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.