La dignità umana è assunta come valore centrale e distintivo dei sistemi giuridici occidentali ed è indicata, al medesimo tempo, come loro fondamento e telos intrinseco. L’indiscussa centralità che a questo valore si attribuisce si scontra, però, con la difficoltà a definirne in modo univoco i contenuti. Questo lavoro si propone di approcciare lo studio del principio giuridico della dignità umana muovendo da una prospettiva positiva e funzionale e indagandone il comportamento a partire dai territori di confine dello status del lavoratore (e della sua retribuzione) e dell’embrione. L’interrogazione funzionale sembra restituire l’immagine di una dignità “asimmetrica”, la cui estensione non è determinata da una sempre eguale substantia humanitatis, ma dai diversi status giuridici cui essa è riferita e ai quali garantisce un diseguale accesso ai diritti.
Della forma dell'acqua: la dignità umana, volti e risvolti costituzionali.
BARCELLONA GIUSEPPINA
2018-01-01
Abstract
La dignità umana è assunta come valore centrale e distintivo dei sistemi giuridici occidentali ed è indicata, al medesimo tempo, come loro fondamento e telos intrinseco. L’indiscussa centralità che a questo valore si attribuisce si scontra, però, con la difficoltà a definirne in modo univoco i contenuti. Questo lavoro si propone di approcciare lo studio del principio giuridico della dignità umana muovendo da una prospettiva positiva e funzionale e indagandone il comportamento a partire dai territori di confine dello status del lavoratore (e della sua retribuzione) e dell’embrione. L’interrogazione funzionale sembra restituire l’immagine di una dignità “asimmetrica”, la cui estensione non è determinata da una sempre eguale substantia humanitatis, ma dai diversi status giuridici cui essa è riferita e ai quali garantisce un diseguale accesso ai diritti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.