Tecnicismo, efficientismo e competizione impongono una ridefinizione del paradigma educativo secondo criteri etici, solidali e democratici. In questo senso il pensiero chassidico offre le basi per una nuova paideia promotrice di un umanesimo fondato su una concezione interculturale che include tutte le differenze attraverso una cultura dell’incontro, della pace e della libertà. L’attenzione al testo, il rigore etico e lo sguardo universalistico del pensiero chassidico consentono di individuare orizzonti di senso favorendo il confronto tra più verità in funzione di pluralismo, riconoscimento delle differenze, attenzione ai più deboli e rispetto per l’umanità dell’uomo. Il volume in una prospettiva democratica e problematicamente aperta presenta alcune tematiche del pensiero chassidico per proporre al dibattito pedagogico contemporaneo nella scuola, nell’università e in tutte le agenzie educative alcuni spunti ripensando criticamente il fare educazione in termini teoretici e in relazione alla prassi storica: l’educare è declinato secondo il pensiero chassidico, interpretato come pratica possibile per l’elaborazione di una nuova paideia e paradigma etico per un confronto con la storia; rifacendosi all’attenzione del chassidismo al racconto e all’interpretazione, il raccontare/raccontarsi diventa strategia privilegiata per un approccio ermeneutico; il chassidismo, dottrina del e per il popolo e concezione mistica e profetica, aspira al riscatto per tutti attraverso processi di contaminazione e immersione; per Buber, maggiore teorico del chassidismo, il pedagogico è relazione e incontro tra Io e Tu che diventano Noi nel reciproco riconoscimento; nel pensiero di Kafka, affine a quello chassidico, il criterio del possibile e della problematicità in forma aperta ha come cifra la logica del paradosso.
Chassidismo e eticità. Tra educazione e nuova paideia
Salmeri Stefano
2018-01-01
Abstract
Tecnicismo, efficientismo e competizione impongono una ridefinizione del paradigma educativo secondo criteri etici, solidali e democratici. In questo senso il pensiero chassidico offre le basi per una nuova paideia promotrice di un umanesimo fondato su una concezione interculturale che include tutte le differenze attraverso una cultura dell’incontro, della pace e della libertà. L’attenzione al testo, il rigore etico e lo sguardo universalistico del pensiero chassidico consentono di individuare orizzonti di senso favorendo il confronto tra più verità in funzione di pluralismo, riconoscimento delle differenze, attenzione ai più deboli e rispetto per l’umanità dell’uomo. Il volume in una prospettiva democratica e problematicamente aperta presenta alcune tematiche del pensiero chassidico per proporre al dibattito pedagogico contemporaneo nella scuola, nell’università e in tutte le agenzie educative alcuni spunti ripensando criticamente il fare educazione in termini teoretici e in relazione alla prassi storica: l’educare è declinato secondo il pensiero chassidico, interpretato come pratica possibile per l’elaborazione di una nuova paideia e paradigma etico per un confronto con la storia; rifacendosi all’attenzione del chassidismo al racconto e all’interpretazione, il raccontare/raccontarsi diventa strategia privilegiata per un approccio ermeneutico; il chassidismo, dottrina del e per il popolo e concezione mistica e profetica, aspira al riscatto per tutti attraverso processi di contaminazione e immersione; per Buber, maggiore teorico del chassidismo, il pedagogico è relazione e incontro tra Io e Tu che diventano Noi nel reciproco riconoscimento; nel pensiero di Kafka, affine a quello chassidico, il criterio del possibile e della problematicità in forma aperta ha come cifra la logica del paradosso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.