Il contributo analizza sinteticamente il percorso seguito – prima disgiuntamente e poi congiuntamente – dalla Commissione e dal Parlamento europei per l’accreditamento dei c.d. “gruppi di interesse” (o lobby). In particolare, sono rassegnati i provvedimenti adottati dalle predette istituzioni per regolare la presenza e la partecipazione attiva dei rappresentanti di interesse al processo decisionale europeo; e sono indicate le più rilevanti disposizioni che infine – nel Registro per la trasparenza adottato nel 2011 – impongono diritti e doveri in capo tanto agli organi europei, quanto ai lobbisti.
ESISTE UNA SOVRANITÀ “ALTERNATIVA” O “COMPLEMENTARE”? BREVI CENNI SULL’ACCREDITAMENTO DELLE LOBBY PRESSO IL PARLAMENTO E LA COMMISSIONE EUROPEI.
R. Di Maria
2019-01-01
Abstract
Il contributo analizza sinteticamente il percorso seguito – prima disgiuntamente e poi congiuntamente – dalla Commissione e dal Parlamento europei per l’accreditamento dei c.d. “gruppi di interesse” (o lobby). In particolare, sono rassegnati i provvedimenti adottati dalle predette istituzioni per regolare la presenza e la partecipazione attiva dei rappresentanti di interesse al processo decisionale europeo; e sono indicate le più rilevanti disposizioni che infine – nel Registro per la trasparenza adottato nel 2011 – impongono diritti e doveri in capo tanto agli organi europei, quanto ai lobbisti.File in questo prodotto:
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