Il 14 dicembre 2017, il Parlamento italiano ha approvato la legge n. 219, recante “Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento”, che è entrata formalmente in vigore il 31 gennaio 2018. Dopo anni di proteste, fatte di tensioni politiche e scontri tra posizioni di principio, appelli da parte del mondo della politica e delle istituzioni, di mobilitazione dell’opinione pubblica, di battaglie civili e petizioni, la legge sul biotestamento è diventata realtà, colmando un vuoto legislativo protrattosi per troppo tempo e affermando il diritto delle persone all’autodeterminazione e alla libertà di scelta dinanzi alle cosiddette lifelimiting conditions.

Fine vita: una questione non ancora del tutto risolta

Guarino Carmelo
2018-01-01

Abstract

Il 14 dicembre 2017, il Parlamento italiano ha approvato la legge n. 219, recante “Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento”, che è entrata formalmente in vigore il 31 gennaio 2018. Dopo anni di proteste, fatte di tensioni politiche e scontri tra posizioni di principio, appelli da parte del mondo della politica e delle istituzioni, di mobilitazione dell’opinione pubblica, di battaglie civili e petizioni, la legge sul biotestamento è diventata realtà, colmando un vuoto legislativo protrattosi per troppo tempo e affermando il diritto delle persone all’autodeterminazione e alla libertà di scelta dinanzi alle cosiddette lifelimiting conditions.
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