La morte di un bambino in gravidanza rappresenta uno degli eventi più inattesi, spaventosi e dolorosi che una madre e un pa-dre possano sperimentare. Si tratta di un’esperienza estrema nel vissuto di un essere umano, una condizione limite di conoscenza attraverso il dolore e di confronto con la propria finitudine: l’attesa paziente e generativa lascia il passo al vuoto silenzioso, al-la sofferenza abissale e sorda, a un dolore che spaventa e che, purtroppo, consegna i genitori a una profonda solitudine. A parti-re da questa esperienza radicale e struggente, nella quale vita e morte si incontrano, il saggio intende assumere in prospettiva pe-dagogica la riflessione sul tema del lutto in gravidanza, restituen-do profondità di analisi a un dolore che, privato della sua ricono-scibilità e legittimazione sociale e culturale, diventa in-dicibile. In questa prospettiva, cruciale è la cura educativa del genitore in lut-to in vista di una nuova generatività esistenziale, affinché il prin-cipio eschileo del τòν πάθει μάθος possa trovare autentico spesso-re di senso.
Titolo: | Quando il dolore è indicibile. Riflessioni pedagogiche sul lutto in gravidanza |
Autori: | LA ROSA, VIVIANA (Corresponding) |
Data di pubblicazione: | 2019 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11387/136940 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |