La comparsa di un movimento separatista all’indomani dello sbarco alleato in Sicilia, e l’esistenza di una formazione paramilitare clandestina (l’Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia), contribuirono all’emersione di una “questione siciliana”, distinta da quella meridionale. L’autonomismo di partiti come la DC e il PCI, negli anni della transizione alla democrazia (1943-1946) mirò a riassorbire la protesta separatista e le spinte centrifughe, assorbendo molti dei contenuti e delle aspettative che la democrazia, la Repubblica, lo stesso antifascismo assunsero nel resto del Paese, definendo in maniera del tutto peculiare il sistema politico regionale, seppur per una breve stagione della storia isolana.
Tra autonomismo e Stato democratico: i linguaggi repubblicani in Sicilia (1944-1947)
Andrea Micciche
2019-01-01
Abstract
La comparsa di un movimento separatista all’indomani dello sbarco alleato in Sicilia, e l’esistenza di una formazione paramilitare clandestina (l’Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia), contribuirono all’emersione di una “questione siciliana”, distinta da quella meridionale. L’autonomismo di partiti come la DC e il PCI, negli anni della transizione alla democrazia (1943-1946) mirò a riassorbire la protesta separatista e le spinte centrifughe, assorbendo molti dei contenuti e delle aspettative che la democrazia, la Repubblica, lo stesso antifascismo assunsero nel resto del Paese, definendo in maniera del tutto peculiare il sistema politico regionale, seppur per una breve stagione della storia isolana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.