È sempre attuale il dibattito sulla necessità di riformare, in generale, la giustizia italiana. Spesso, il tentativo è rivolto alla riforma della giustizia amministrativa con l’obiettivo di traghettarla all’interno di una “unica” giurisdizione 1. Allo stesso modo, ad ogni inizio legislatura, ritorna il tema del riordino della giustizia tributaria e la proposta di creare la “quarta” giurisdizione 2. Emerge, così, il tentativo di riformare, talvolta destrutturando per guardare alla unicità della giurisdizione, altre volte creando una nuova giurisdizione, senza che, tuttavia, appaia in modo chiaro un disegno organico, trasparendo piuttosto la sensazione di un legislatore “schizofrenico” e, spesso, più incline al cambiamento per rispondere alle esigenze politiche del consenso, anziché occuparsi di rendere concretamente operative, armonizzandole, norme giuridiche già esistenti.
Il giudice del "potere pubblico" ed il percorso riformatore
Giacomo Gargano
2020-01-01
Abstract
È sempre attuale il dibattito sulla necessità di riformare, in generale, la giustizia italiana. Spesso, il tentativo è rivolto alla riforma della giustizia amministrativa con l’obiettivo di traghettarla all’interno di una “unica” giurisdizione 1. Allo stesso modo, ad ogni inizio legislatura, ritorna il tema del riordino della giustizia tributaria e la proposta di creare la “quarta” giurisdizione 2. Emerge, così, il tentativo di riformare, talvolta destrutturando per guardare alla unicità della giurisdizione, altre volte creando una nuova giurisdizione, senza che, tuttavia, appaia in modo chiaro un disegno organico, trasparendo piuttosto la sensazione di un legislatore “schizofrenico” e, spesso, più incline al cambiamento per rispondere alle esigenze politiche del consenso, anziché occuparsi di rendere concretamente operative, armonizzandole, norme giuridiche già esistenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.