Known at national and international level, in particular, for the establishment of the valuable Alta Recovery Plan for the Upper town of Bergamo, the figure of Luigi Angelini remains to be further explored and with a very clear interest, both in the theoretical-methodological aspects and the operational expressions that relate to his experience in the field of the conservation of historic built. A contribution that is of great importance in the framework of the important evolution of the doctrine that is implemented in first half of the 20th century but which would seem not to have found, to date, due recognition. Although he never formulated a true one and his own ‘theory’, his reflection on the tasks of the restorer e the purpose of the restoration is clear from the over sixty interventions of ‘restoration, completion and expansion’ conducted between 1913 and 1963: all characterized by historical-critical rigor, maximum regard for pre-existing buildings in their anthropic and natural context and, last but not least, courageous humility. A tangible legacy of works still questionable and present in urban schedules, sometimes significantly changed, which fifty years after his disappeared this book aims to retrace, in order to achieve a synchronic and diachronic reconstruction of the contribution - in many respects, innovative and precursor - provided by the educated designer.

Conosciuta a livello internazionale, in particolare, per la redazione del pregevole Piano di Risanamento di Bergamo Alta, la figura di Luigi Angelini rimane da esplorare ulteriormente e con sicuro interesse, negli aspetti teorico-metodologici e nelle espressioni operative che attengono alla sua esperienza nel campo della conservazione del costruito storico. Un contributo che appare di grande rilevanza nel quadro dell’importante evoluzione della dottrina che si attua nella prima metà del XX secolo ma che sembrerebbe non aver trovato, ad oggi, il dovuto riconoscimento. Benché egli non abbia mai formulato una vera e propria ‘teoria’, la sua riflessione sui compiti del restauratore e sulle finalità del restauro traspare dagli oltre sessanta interventi di ‘restauro, completamento e ampliamento’ condotti tra il 1913 e il 1963: tutti contraddistinti da rigore storico-critico, massimo riguardo per le preesistenze nel loro contesto antropico e naturale e, non in ultimo, coraggiosa umiltà. Un’eredità tangibile di opere tuttora interrogabili e presenti in palinsesti urbani, talvolta sensibilmente mutati che, ormai a cinquant’anni dalla sua scomparsa, questo volume si propone di ripercorrere, al fine di pervenire ad una ricostruzione sincronica e diacronica dell’apporto - per molti aspetti, innovativo e precursore - fornito dal colto progettista bergamasco.

Luigi Angelini, restauratore e innovatore

Versaci A
2021-01-01

Abstract

Known at national and international level, in particular, for the establishment of the valuable Alta Recovery Plan for the Upper town of Bergamo, the figure of Luigi Angelini remains to be further explored and with a very clear interest, both in the theoretical-methodological aspects and the operational expressions that relate to his experience in the field of the conservation of historic built. A contribution that is of great importance in the framework of the important evolution of the doctrine that is implemented in first half of the 20th century but which would seem not to have found, to date, due recognition. Although he never formulated a true one and his own ‘theory’, his reflection on the tasks of the restorer e the purpose of the restoration is clear from the over sixty interventions of ‘restoration, completion and expansion’ conducted between 1913 and 1963: all characterized by historical-critical rigor, maximum regard for pre-existing buildings in their anthropic and natural context and, last but not least, courageous humility. A tangible legacy of works still questionable and present in urban schedules, sometimes significantly changed, which fifty years after his disappeared this book aims to retrace, in order to achieve a synchronic and diachronic reconstruction of the contribution - in many respects, innovative and precursor - provided by the educated designer.
2021
978 88 7766 765 6
Conosciuta a livello internazionale, in particolare, per la redazione del pregevole Piano di Risanamento di Bergamo Alta, la figura di Luigi Angelini rimane da esplorare ulteriormente e con sicuro interesse, negli aspetti teorico-metodologici e nelle espressioni operative che attengono alla sua esperienza nel campo della conservazione del costruito storico. Un contributo che appare di grande rilevanza nel quadro dell’importante evoluzione della dottrina che si attua nella prima metà del XX secolo ma che sembrerebbe non aver trovato, ad oggi, il dovuto riconoscimento. Benché egli non abbia mai formulato una vera e propria ‘teoria’, la sua riflessione sui compiti del restauratore e sulle finalità del restauro traspare dagli oltre sessanta interventi di ‘restauro, completamento e ampliamento’ condotti tra il 1913 e il 1963: tutti contraddistinti da rigore storico-critico, massimo riguardo per le preesistenze nel loro contesto antropico e naturale e, non in ultimo, coraggiosa umiltà. Un’eredità tangibile di opere tuttora interrogabili e presenti in palinsesti urbani, talvolta sensibilmente mutati che, ormai a cinquant’anni dalla sua scomparsa, questo volume si propone di ripercorrere, al fine di pervenire ad una ricostruzione sincronica e diacronica dell’apporto - per molti aspetti, innovativo e precursore - fornito dal colto progettista bergamasco.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11387/147581
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