The prevalence of disorders of the thyroid gland increases with age, especially in women. Overt thyroid hypofunction in old age may manifest clinically with symptoms and signs similar to the changes that normally accompany aging itself or as disorders of other organs. For this reason, a high index of suspicion is essential to detect hypothyroidism in elderly patients with multiple comorbidities, nutritional abnormalities and/or polypharmacy. The decision to treat overt hypothyroidism is generally straightforward. Conversely, there is still controversy over the decision to treat or not subclinical hypothyroidism. The current recommendation indicates the need to consider treatment on an individual basis, with particular attention to the possible beneficial effect on the quality of life, because there is no sufficient evidence about the need of therapy in all patients with subclinical hypothyroidism. The therapy of choice for hypothyroidism remains oral sodium levothyroxine replacement. However, about one third of patients treated with levothyroxine is under- or over-treated, leading to an increased risk of cardiac arrhythmias, osteoporotic fractures and/or ischemic coronary events. The most common reasons for an unsatisfactory replacement include lack of adherence and altered absorption of the active ingredient due to gastrointestinal pathologies and/or concomitant use of other drugs. In addition, the patient with history of stroke or other types of dysphagia may have difficulty swallowing tablets. Therefore, the availability of an oral solution formulation of sodium levothyroxine represents a valuable opportunity for the proper treatment of hypothyroidism in the older person.

La prevalenza dei disturbi della ghiandola tiroidea aumenta con l’età, soprattutto nelle donne. L’ipofunzione tiroidea conclamata in età avanzata può manifestarsi clinicamente con sintomi e segni simili alle modificazioni che normalmente accompagnano l’invecchiamento o come disturbi di altri organi. Per tale motivo, un alto indice di sospetto è essenziale per rilevare l’ipotiroidismo in anziani con comorbilità multiple, alterazioni nutrizionali e/o polifarmacoterapia. La decisione di iniziare una terapia sostitutiva ormonale nell’ipotiroidismo conclamato non è discutibile. Viceversa, esiste ancora controversia sulla decisione di trattare o non trattare l’ipotiroidismo subclinico; le raccomandazioni attuali indicano la necessità di considerare il trattamento su una base individuale, con particolare attenzione all’eventuale beneficio sulla qualità della vita che la persona anziana possa ottenere con la terapia, perché ancora mancano trials randomizzati e controllati che dimostrino la necessità della terapia in tutti i pazienti con ipotiroidismo subclinico. Ancora oggi la terapia consigliata nell’ipotiroidismo è la monoterapia con levotiroxina sodica per via orale. Tuttavia, circa un terzo dei pazienti in tale terapia è sotto- o sovra-trattato, con conseguente aumento del rischio di aritmie cardiache, fratture osteoporotiche e/o eventi coronarici ischemici. Le ragioni più frequenti di una non soddisfacente sostituzione ormonale includono la mancata aderenza alla terapia e l’alterato assorbimento del principio attivo dovuto a patologie gastrointestinali e all’uso concomitanti di altri farmaci, condizioni particolarmente frequente nelle persone anziane. Inoltre, i pazienti con postumi di ictus cerebrali e disfagia di altra origine possono avere difficoltà nel deglutire le compresse. Pertanto, la disponibilità della formulazione di levotiroxina sodica in soluzione orale rappresenta una utile opportunità per la corretta terapia dell’ipotiroidismo nella persona anziana.

L’IPOTIROIDISMO NELLE PERSONE ANZIANE: IMPORTANZA DI UNA ADEGUATA TERAPIA SOSTITUTIVA ORMONALE

DOMINGUEZ RODRIGUEZ, Ligia Juliana;
2013-01-01

Abstract

The prevalence of disorders of the thyroid gland increases with age, especially in women. Overt thyroid hypofunction in old age may manifest clinically with symptoms and signs similar to the changes that normally accompany aging itself or as disorders of other organs. For this reason, a high index of suspicion is essential to detect hypothyroidism in elderly patients with multiple comorbidities, nutritional abnormalities and/or polypharmacy. The decision to treat overt hypothyroidism is generally straightforward. Conversely, there is still controversy over the decision to treat or not subclinical hypothyroidism. The current recommendation indicates the need to consider treatment on an individual basis, with particular attention to the possible beneficial effect on the quality of life, because there is no sufficient evidence about the need of therapy in all patients with subclinical hypothyroidism. The therapy of choice for hypothyroidism remains oral sodium levothyroxine replacement. However, about one third of patients treated with levothyroxine is under- or over-treated, leading to an increased risk of cardiac arrhythmias, osteoporotic fractures and/or ischemic coronary events. The most common reasons for an unsatisfactory replacement include lack of adherence and altered absorption of the active ingredient due to gastrointestinal pathologies and/or concomitant use of other drugs. In addition, the patient with history of stroke or other types of dysphagia may have difficulty swallowing tablets. Therefore, the availability of an oral solution formulation of sodium levothyroxine represents a valuable opportunity for the proper treatment of hypothyroidism in the older person.
2013
La prevalenza dei disturbi della ghiandola tiroidea aumenta con l’età, soprattutto nelle donne. L’ipofunzione tiroidea conclamata in età avanzata può manifestarsi clinicamente con sintomi e segni simili alle modificazioni che normalmente accompagnano l’invecchiamento o come disturbi di altri organi. Per tale motivo, un alto indice di sospetto è essenziale per rilevare l’ipotiroidismo in anziani con comorbilità multiple, alterazioni nutrizionali e/o polifarmacoterapia. La decisione di iniziare una terapia sostitutiva ormonale nell’ipotiroidismo conclamato non è discutibile. Viceversa, esiste ancora controversia sulla decisione di trattare o non trattare l’ipotiroidismo subclinico; le raccomandazioni attuali indicano la necessità di considerare il trattamento su una base individuale, con particolare attenzione all’eventuale beneficio sulla qualità della vita che la persona anziana possa ottenere con la terapia, perché ancora mancano trials randomizzati e controllati che dimostrino la necessità della terapia in tutti i pazienti con ipotiroidismo subclinico. Ancora oggi la terapia consigliata nell’ipotiroidismo è la monoterapia con levotiroxina sodica per via orale. Tuttavia, circa un terzo dei pazienti in tale terapia è sotto- o sovra-trattato, con conseguente aumento del rischio di aritmie cardiache, fratture osteoporotiche e/o eventi coronarici ischemici. Le ragioni più frequenti di una non soddisfacente sostituzione ormonale includono la mancata aderenza alla terapia e l’alterato assorbimento del principio attivo dovuto a patologie gastrointestinali e all’uso concomitanti di altri farmaci, condizioni particolarmente frequente nelle persone anziane. Inoltre, i pazienti con postumi di ictus cerebrali e disfagia di altra origine possono avere difficoltà nel deglutire le compresse. Pertanto, la disponibilità della formulazione di levotiroxina sodica in soluzione orale rappresenta una utile opportunità per la corretta terapia dell’ipotiroidismo nella persona anziana.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11387/150101
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