Il contributo muove da una rassegna dei principali ecoreati contenenti clausole di illiceità (o antigiuridicità) speciale: traffico illecito di rifiuti, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività; tra le clausole di illiceità speciale, viene analizzata in particolare la poco perspicua formula legislativa dell’«abusivamente», tra interpretazione letterale, estensiva e “conforme” alle norme europee. Si affrontano quindi la questione se l’illiceità speciale possa consistere nella violazione di una norma non pertinente al settore ambientale, e la questione della correlazione causale tra abusività e reato. Viene poi trattato il tema dell’opportunità, dal punto di vista politico-criminale, di simili clausole d’illiceità speciale nell’ambito degli eco-delitti: i vantaggi e gli svantaggi di un modello di tutela “integrato” (penale-amministrativo), ovvero di un modello di tutela penale parzialmente accessorio, dipendente dal diritto amministrativo, sono analizzati alla luce delle legislazioni di alcuni Stati membri e dell’UE, soffermandosi in particolare sulla Direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente e sulla recente proposta della Commissione Europea (2021) per una nuova Direttiva sostitutiva della Direttiva 2008/99/CE. Viene a questo punto preso in considerazione il diverso modello di tutela penale dell’ambiente, il modello c.d. “autonomo” o “penalistico puro”, non connesso col diritto amministrativo, analizzandone caratteristiche, vantaggi e possibili criticità, anche alla luce di alcuni esempi di ecoreati, autonomi dal diritto amministrativo, tratti dalla legislazione tedesca, spagnola, polacca e francese. The article starts from a review of the main eco-crimes containing special illegality clauses: illegal waste trafficking, activities organised for the illegal trafficking of waste, environmental pollution, environmental disaster, trafficking in and abandonment of highly radioactive material; among the special illegality clauses, the unclear legislative formula of «abusively» is analysed, among literal, extensive and in accordance with European rules interpretation. The question of whether the special illegality may consist in the violation of a rule not relevant to the environmental sector is then addressed, as well as the question of the causal correlation between “abusiveness” and offence. The question of the appropriateness, from a criminal-political point of view, of such special illegality clauses in the context of eco-crimes is subsequently addressed: the advantages and disadvantages of an “integrated” (criminal-administrative) model of protection, i.e. a partially accessory model of criminal protection, dependent on administrative law, are analysed, in the light of the legislations of some Member States and of the EU, focusing in particular on Directive 2008/99/EC on the protection of the environment through criminal law and on the recent proposal of the European Commission (2021) for a new Directive replacing Directive 2008/99/EC. At this point, the different model of criminal protection of the environment, the so-called “autonomous” or “purely criminal” model, unconnected with administrative law, is considered, analysing its characteristics, advantages and possible criticalities, also in the light of some examples of eco-crimes, autonomous from administrative law, taken from German, Spanish, Polish and French legislations.

L’abusività della condotta nei reati ambientali. Questioni de iure condito e de iure condendo

di landro
2023-01-01

Abstract

Il contributo muove da una rassegna dei principali ecoreati contenenti clausole di illiceità (o antigiuridicità) speciale: traffico illecito di rifiuti, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività; tra le clausole di illiceità speciale, viene analizzata in particolare la poco perspicua formula legislativa dell’«abusivamente», tra interpretazione letterale, estensiva e “conforme” alle norme europee. Si affrontano quindi la questione se l’illiceità speciale possa consistere nella violazione di una norma non pertinente al settore ambientale, e la questione della correlazione causale tra abusività e reato. Viene poi trattato il tema dell’opportunità, dal punto di vista politico-criminale, di simili clausole d’illiceità speciale nell’ambito degli eco-delitti: i vantaggi e gli svantaggi di un modello di tutela “integrato” (penale-amministrativo), ovvero di un modello di tutela penale parzialmente accessorio, dipendente dal diritto amministrativo, sono analizzati alla luce delle legislazioni di alcuni Stati membri e dell’UE, soffermandosi in particolare sulla Direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente e sulla recente proposta della Commissione Europea (2021) per una nuova Direttiva sostitutiva della Direttiva 2008/99/CE. Viene a questo punto preso in considerazione il diverso modello di tutela penale dell’ambiente, il modello c.d. “autonomo” o “penalistico puro”, non connesso col diritto amministrativo, analizzandone caratteristiche, vantaggi e possibili criticità, anche alla luce di alcuni esempi di ecoreati, autonomi dal diritto amministrativo, tratti dalla legislazione tedesca, spagnola, polacca e francese. The article starts from a review of the main eco-crimes containing special illegality clauses: illegal waste trafficking, activities organised for the illegal trafficking of waste, environmental pollution, environmental disaster, trafficking in and abandonment of highly radioactive material; among the special illegality clauses, the unclear legislative formula of «abusively» is analysed, among literal, extensive and in accordance with European rules interpretation. The question of whether the special illegality may consist in the violation of a rule not relevant to the environmental sector is then addressed, as well as the question of the causal correlation between “abusiveness” and offence. The question of the appropriateness, from a criminal-political point of view, of such special illegality clauses in the context of eco-crimes is subsequently addressed: the advantages and disadvantages of an “integrated” (criminal-administrative) model of protection, i.e. a partially accessory model of criminal protection, dependent on administrative law, are analysed, in the light of the legislations of some Member States and of the EU, focusing in particular on Directive 2008/99/EC on the protection of the environment through criminal law and on the recent proposal of the European Commission (2021) for a new Directive replacing Directive 2008/99/EC. At this point, the different model of criminal protection of the environment, the so-called “autonomous” or “purely criminal” model, unconnected with administrative law, is considered, analysing its characteristics, advantages and possible criticalities, also in the light of some examples of eco-crimes, autonomous from administrative law, taken from German, Spanish, Polish and French legislations.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11387/164347
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact