OBJECTIVES: to build an equity profile for assessing the impact of socioeconomic inequalities on the determinants and health outcome in Sicily (Southern Italy). DESIGN: descriptive study aimed to define an equity profile in Sicily by using a rich list of indicators of structure of the resident population and of distribution of determinants and health outcome, derived from the integration of available information and scientific evidence at regional level with high local detail. SETTING AND PARTICIPANTS: the equity profile collects available information on the health status of the population in Sicily, on the determinants, and on the use of health and social services. The characteristics of people or population groups have been explored and can produce inequalities on health which included individual and context socioeconomic status. MAIN OUTCOME MEASURES: using available information sources and study results have explored the effects of the disadvantage on health in the region: mortality, morbidity, oncological incidence, reproductive health, and some of their determinants. RESULTS: the Sicilian population tends to aging. Migration flows tend to compensate the reduction in births in Sicily and it increases the proportion of younger people and women in childbearing age. The proportion of large families tends to get smaller, whereas the proportion of single-component ones increases; the population groups with low education, unemployment, poverty, and income increases. Starting from the first COSA SI SAPEVA GIÀ Q Disuguaglianze sociali ed economiche hanno effetti sull’adesione ai corretti stili di vita e sull’accesso ai servizi sanitari. Q Le azioni che tengono conto dell’equità risultano efficaci nei confronti di diversi esiti di salute. COSA SI AGGIUNGE DI NUOVO Q Sono identificate diverse fasce di vulnerabilità sociale ed economica della popolazione siciliana. Q Le disuguaglianze di genere producono una diversa adesione ai corretti stili di vita e ai servizi e portano a differenti esiti di salute. Q La conoscenza del profilo di equità della popolazione contribuisce a identificare le priorità di interventi per la salute. 55 anno 44 (5-6) settembre-dicembre 2020 www.epiprev.it CONTESTO ITALIANO Epidemiol Prev 2020; 44 (5-6) Suppl 1:54-63. doi: 10.19191/EP20.5-6.S1.P054.074 INTRODUZIONE Con l’adozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile del 2015, sono stati stabiliti gli ambiti di intervento per la riduzione delle disuguaglianze all’interno dei Paesi a favore del conseguimento di servizi sostenuti da livelli sempre più elevati di equità.1 L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce l’equità come l’assenza di disuguaglianze evitabili o rimediabili tra gruppi di persone dalle diverse caratteristiche sociali, economiche, demografiche o geografiche.2 La disuguaglianza in salute riguarda le differenze tra persone o gruppi che condizionano l’accesso alle risorse e ai servizi per il mantenimento di adeguati livelli di benessere.3 Genere, età, provenienza geografica, gruppo etnico, cittadinanza, status giuridico, condizione socioeconomica individuale e di contesto, abilità fisiche e psichiche, orientamento sessuale, fede e appartenenza religiosa, comportamenti, convinzioni personali e conoscenza della lingua sono fattori che possono produrre disuguaglianze in salute.4 Il profilo di equità è il frutto della raccolta di informazioni sulle condizioni di salute e sulla distribuzione dei determinanti, calibrate sulla variabilità sociale, economica e demografica di una popolazione.5 L’impatto delle disuguaglianze sugli stili di vita non è tuttavia predeterminato, esistendo fattori che possono mediare l’intensità delle relazioni.6-10 Anche sugli esiti di salute sono state osservate differenze a livello globale, comprendendo indicatori di salute oggettiva11,12 (mortalità, morbosità, incidenza oncologica e disabilità) e di salute percepita.13 La mortalità, sebbene in generale decremento, presenta un guadagno maggiore degli anni di vita proprio in quei Paesi dove è più elevata la prevalenza di persone istruite.14 Un profilo di equità, se adeguatamente supportato da un’accurata revisione delle evidenze sugli interventi di comprovata efficacia, costituisce uno strumento per la definizione degli obiettivi e delle azioni per il contrasto alle disuguaglianze e per il raggiungimento di livelli di salute sempre maggiori. Il presente contributo è il frutto di un’indagine descrittiva finalizzata alla costruzione del primo profilo di equità in Sicilia, che si è avvalso dell’integrazione di numerosi indicatori derivanti da evidenze scientifiche sul territorio che hanno permesso di caratterizzare sia la popolazione residente sia la distribuzione dei determinanti e dei relativi esiti di salute. OBIETTIVO L’obiettivo di questo studio è di costruire un profilo di equità per valutare l’impatto delle disuguaglianze sociali ed economiche sui principali determinanti ed esiti di salute in Sicilia, come strumento di programmazione di interventi di sanità pubblica. MATERIALI E METODI Per costruire il profilo di equità in Sicilia sono state utilizzate sia evidenze scientifiche sia fonti informative che hanno permesso di descrivere la struttura della popolazione, la condizione socioeconomica e i principali determinanti ed esiti di salute. Le fonti sono state descritte in un quadro sinottico comprendente misure di esposizione e di esito di ciascuno degli studi di associazione, ai quali si rimanda per la specifica descrizione dei disegni di studio e dei modelli analitici utilizzati (tabella 1). Per la definizione degli impatti sulla salute e dei determinanti sono considerate tutte le indagini condotte e riferite allo specifico territorio, indipendentemente dal diverso livello analitico: dalla semplice distribuzione proporzionale degli indicatori di esito nei diversi gruppi di popolazione con diversa condizione di deprivazione fino a stime di impatto grezze e aggiustate con metodi di regressione logistica. Per agevolare la lettura integrata delle associazioni tra i possibili generatori di disuguaglianza e i principali esiti di salute, i risultati vengono presentati attraverso sintesi grafiche e tabellari accompagnate da una breve descrizione per guidare nella corretta definizione della relazione tra salute e svantaggio e nell’interpretazione del profilo di equità della popolazione residente. Le analisi e la gestione dei dataset sono state eseguite con i software Sas System,15 Stata16 e SEERStat.17 RISULTATI LA POPOLAZIONE n Struttura. La Sicilia conta 4.999.891 abitanti (49% maschi) ed è la regione più vasta del Paese, con una popolazione distribuita in modo non omogeneo, anche per via di una struttura orografica diversificata. Sfruttamento delle risorse e accesso ai servizi hanno generato effetti migratori, concentrando la popolazione nei capoluoghi delle province e nei comuni costieri. Palermo è la provincia più grande per estensione e numerosità di popolazione (25% dei residenti nell’isola), mentre i comuni di Palermo, Catania e Messina concentrano quasi un quarto (24%) dell’intera popolazione regionale. Anche la densità abitativa si accompagna a una notevole variabilità, passando dai 64 abitanti per km2 della provincia di Enna ai 250 abitanti per km2 della provincia di Palermo, collocando la Sicilia, con i suoi 193,6 abitanti per km2, all’ottavo posto tra le regioni italiane, sebbene thousand days of life, to continue in the other classes of the population, the different distribution of risk factors on health was identified according to different levels of deprivation. CONCLUSIONS: the Sicilian equity profile has systematized and consolidated previous experiences on the effects of disadvantage on health. Prevention interventions, oriented wards equity, should be based on the results of this study and should take care of the general aspects of actions and, at the same time, focus on vulnerable population groups.
A regional equity profile to assess the impact of social inequalities on determinants and health outcomes in the population residing in Sicily Region (Southern Italy)
Scondotto S
2020-01-01
Abstract
OBJECTIVES: to build an equity profile for assessing the impact of socioeconomic inequalities on the determinants and health outcome in Sicily (Southern Italy). DESIGN: descriptive study aimed to define an equity profile in Sicily by using a rich list of indicators of structure of the resident population and of distribution of determinants and health outcome, derived from the integration of available information and scientific evidence at regional level with high local detail. SETTING AND PARTICIPANTS: the equity profile collects available information on the health status of the population in Sicily, on the determinants, and on the use of health and social services. The characteristics of people or population groups have been explored and can produce inequalities on health which included individual and context socioeconomic status. MAIN OUTCOME MEASURES: using available information sources and study results have explored the effects of the disadvantage on health in the region: mortality, morbidity, oncological incidence, reproductive health, and some of their determinants. RESULTS: the Sicilian population tends to aging. Migration flows tend to compensate the reduction in births in Sicily and it increases the proportion of younger people and women in childbearing age. The proportion of large families tends to get smaller, whereas the proportion of single-component ones increases; the population groups with low education, unemployment, poverty, and income increases. Starting from the first COSA SI SAPEVA GIÀ Q Disuguaglianze sociali ed economiche hanno effetti sull’adesione ai corretti stili di vita e sull’accesso ai servizi sanitari. Q Le azioni che tengono conto dell’equità risultano efficaci nei confronti di diversi esiti di salute. COSA SI AGGIUNGE DI NUOVO Q Sono identificate diverse fasce di vulnerabilità sociale ed economica della popolazione siciliana. Q Le disuguaglianze di genere producono una diversa adesione ai corretti stili di vita e ai servizi e portano a differenti esiti di salute. Q La conoscenza del profilo di equità della popolazione contribuisce a identificare le priorità di interventi per la salute. 55 anno 44 (5-6) settembre-dicembre 2020 www.epiprev.it CONTESTO ITALIANO Epidemiol Prev 2020; 44 (5-6) Suppl 1:54-63. doi: 10.19191/EP20.5-6.S1.P054.074 INTRODUZIONE Con l’adozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile del 2015, sono stati stabiliti gli ambiti di intervento per la riduzione delle disuguaglianze all’interno dei Paesi a favore del conseguimento di servizi sostenuti da livelli sempre più elevati di equità.1 L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce l’equità come l’assenza di disuguaglianze evitabili o rimediabili tra gruppi di persone dalle diverse caratteristiche sociali, economiche, demografiche o geografiche.2 La disuguaglianza in salute riguarda le differenze tra persone o gruppi che condizionano l’accesso alle risorse e ai servizi per il mantenimento di adeguati livelli di benessere.3 Genere, età, provenienza geografica, gruppo etnico, cittadinanza, status giuridico, condizione socioeconomica individuale e di contesto, abilità fisiche e psichiche, orientamento sessuale, fede e appartenenza religiosa, comportamenti, convinzioni personali e conoscenza della lingua sono fattori che possono produrre disuguaglianze in salute.4 Il profilo di equità è il frutto della raccolta di informazioni sulle condizioni di salute e sulla distribuzione dei determinanti, calibrate sulla variabilità sociale, economica e demografica di una popolazione.5 L’impatto delle disuguaglianze sugli stili di vita non è tuttavia predeterminato, esistendo fattori che possono mediare l’intensità delle relazioni.6-10 Anche sugli esiti di salute sono state osservate differenze a livello globale, comprendendo indicatori di salute oggettiva11,12 (mortalità, morbosità, incidenza oncologica e disabilità) e di salute percepita.13 La mortalità, sebbene in generale decremento, presenta un guadagno maggiore degli anni di vita proprio in quei Paesi dove è più elevata la prevalenza di persone istruite.14 Un profilo di equità, se adeguatamente supportato da un’accurata revisione delle evidenze sugli interventi di comprovata efficacia, costituisce uno strumento per la definizione degli obiettivi e delle azioni per il contrasto alle disuguaglianze e per il raggiungimento di livelli di salute sempre maggiori. Il presente contributo è il frutto di un’indagine descrittiva finalizzata alla costruzione del primo profilo di equità in Sicilia, che si è avvalso dell’integrazione di numerosi indicatori derivanti da evidenze scientifiche sul territorio che hanno permesso di caratterizzare sia la popolazione residente sia la distribuzione dei determinanti e dei relativi esiti di salute. OBIETTIVO L’obiettivo di questo studio è di costruire un profilo di equità per valutare l’impatto delle disuguaglianze sociali ed economiche sui principali determinanti ed esiti di salute in Sicilia, come strumento di programmazione di interventi di sanità pubblica. MATERIALI E METODI Per costruire il profilo di equità in Sicilia sono state utilizzate sia evidenze scientifiche sia fonti informative che hanno permesso di descrivere la struttura della popolazione, la condizione socioeconomica e i principali determinanti ed esiti di salute. Le fonti sono state descritte in un quadro sinottico comprendente misure di esposizione e di esito di ciascuno degli studi di associazione, ai quali si rimanda per la specifica descrizione dei disegni di studio e dei modelli analitici utilizzati (tabella 1). Per la definizione degli impatti sulla salute e dei determinanti sono considerate tutte le indagini condotte e riferite allo specifico territorio, indipendentemente dal diverso livello analitico: dalla semplice distribuzione proporzionale degli indicatori di esito nei diversi gruppi di popolazione con diversa condizione di deprivazione fino a stime di impatto grezze e aggiustate con metodi di regressione logistica. Per agevolare la lettura integrata delle associazioni tra i possibili generatori di disuguaglianza e i principali esiti di salute, i risultati vengono presentati attraverso sintesi grafiche e tabellari accompagnate da una breve descrizione per guidare nella corretta definizione della relazione tra salute e svantaggio e nell’interpretazione del profilo di equità della popolazione residente. Le analisi e la gestione dei dataset sono state eseguite con i software Sas System,15 Stata16 e SEERStat.17 RISULTATI LA POPOLAZIONE n Struttura. La Sicilia conta 4.999.891 abitanti (49% maschi) ed è la regione più vasta del Paese, con una popolazione distribuita in modo non omogeneo, anche per via di una struttura orografica diversificata. Sfruttamento delle risorse e accesso ai servizi hanno generato effetti migratori, concentrando la popolazione nei capoluoghi delle province e nei comuni costieri. Palermo è la provincia più grande per estensione e numerosità di popolazione (25% dei residenti nell’isola), mentre i comuni di Palermo, Catania e Messina concentrano quasi un quarto (24%) dell’intera popolazione regionale. Anche la densità abitativa si accompagna a una notevole variabilità, passando dai 64 abitanti per km2 della provincia di Enna ai 250 abitanti per km2 della provincia di Palermo, collocando la Sicilia, con i suoi 193,6 abitanti per km2, all’ottavo posto tra le regioni italiane, sebbene thousand days of life, to continue in the other classes of the population, the different distribution of risk factors on health was identified according to different levels of deprivation. CONCLUSIONS: the Sicilian equity profile has systematized and consolidated previous experiences on the effects of disadvantage on health. Prevention interventions, oriented wards equity, should be based on the results of this study and should take care of the general aspects of actions and, at the same time, focus on vulnerable population groups.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.