Affrontare il cambiamento climatico richiede una transizione verso fonti energetiche rinnovabili, pulite e sostenibili, come l’energia solare, eolica, del movimento ondoso e delle maree, idroelettrica e geotermica. Questa transizione può ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e attenuare le tensioni legate al controllo delle risorse energetiche. Tuttavia, la transizione energetica può anche provocare conflitti economici e politici, poiché alcuni paesi e settori industriali dipendono fortemente dall’estrazione e dalla vendita di petrolio e gas. Per affrontare sia la guerra per le risorse e sia il cambiamento climatico, è essenziale promuovere la cooperazione internazionale e la diplomazia multilaterale. Gli accordi internazionali come l’Accordo di Parigi sul clima sono cruciali per coordinare gli sforzi globali per ridurre le emissioni e mitigare gli impatti del cambiamento climatico. Allo stesso tempo, è mportante sviluppare strategie per affrontare le cause profonde dei conflitti legati alle risorse, come la povertà, le migrazioni, l’insicurezza alimentare e la mancanza di accesso all’energia pulita. La comunità energetica sta emergendo come una tendenza globale nella transizione verso sistemi energetici più sostenibili e decentralizzati. In tutto il mondo, ci sono esempi di comunità che si uniscono per gestire congiuntamente la produzione, la distribuzione e il consumo di energia. La Comunità energetica è una grande opportunità nel percorso della transizione energetica. Le comunità energetiche sono organizzazioni locali che gestiscono la produzione, la distribuzione e il consumo di energia all’interno di una comunità specifica. Queste comunità cercano di massimizzare l’efficienza energetica, promuovere l’uso di energie rinnovabili e ridurre le emissioni di gas serra. Le Comunità energetiche possono essere costituite da una varietà di attori, tra cui proprietari di abitazioni, imprese, enti governativi e organizzazioni non profit. Esse possono sfruttare una combinazione di tecnologie e pratiche, come l’energia solare, l’eolico, il geotermico, il monitoraggio intelligente dei consumi e la gestione della domanda, per ottimizzare l’utilizzo dell’energia.
Cambiamento Climatico e la partecipazione dal basso
Angelini, Aurelio
2024-01-01
Abstract
Affrontare il cambiamento climatico richiede una transizione verso fonti energetiche rinnovabili, pulite e sostenibili, come l’energia solare, eolica, del movimento ondoso e delle maree, idroelettrica e geotermica. Questa transizione può ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e attenuare le tensioni legate al controllo delle risorse energetiche. Tuttavia, la transizione energetica può anche provocare conflitti economici e politici, poiché alcuni paesi e settori industriali dipendono fortemente dall’estrazione e dalla vendita di petrolio e gas. Per affrontare sia la guerra per le risorse e sia il cambiamento climatico, è essenziale promuovere la cooperazione internazionale e la diplomazia multilaterale. Gli accordi internazionali come l’Accordo di Parigi sul clima sono cruciali per coordinare gli sforzi globali per ridurre le emissioni e mitigare gli impatti del cambiamento climatico. Allo stesso tempo, è mportante sviluppare strategie per affrontare le cause profonde dei conflitti legati alle risorse, come la povertà, le migrazioni, l’insicurezza alimentare e la mancanza di accesso all’energia pulita. La comunità energetica sta emergendo come una tendenza globale nella transizione verso sistemi energetici più sostenibili e decentralizzati. In tutto il mondo, ci sono esempi di comunità che si uniscono per gestire congiuntamente la produzione, la distribuzione e il consumo di energia. La Comunità energetica è una grande opportunità nel percorso della transizione energetica. Le comunità energetiche sono organizzazioni locali che gestiscono la produzione, la distribuzione e il consumo di energia all’interno di una comunità specifica. Queste comunità cercano di massimizzare l’efficienza energetica, promuovere l’uso di energie rinnovabili e ridurre le emissioni di gas serra. Le Comunità energetiche possono essere costituite da una varietà di attori, tra cui proprietari di abitazioni, imprese, enti governativi e organizzazioni non profit. Esse possono sfruttare una combinazione di tecnologie e pratiche, come l’energia solare, l’eolico, il geotermico, il monitoraggio intelligente dei consumi e la gestione della domanda, per ottimizzare l’utilizzo dell’energia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.