Esaminare la qualità del mondo mentale materno in gravidanza alla luce dell’influenza che esso esercita sui comportamenti di cura che la madre rivolgerà al figlio dopo la nascita. Nello specifico, sono state rilevate le rappresentazioni mentali di donne in gravidanza, valutati gli stati depressivi materni ed analizzata la qualità del legame prenatale madre-bambino. 50 donne al terzo trimestre di gravidanza hanno compilato un questionario sull’attaccamento prenatale (MAAS) e uno sugli stati depressivi (Ces-D) e, a 30 di loro, è stata somministrata l’Intervista per le Rappresentazioni Mentali in Gravidanza (IRMAG). Sono emerse correlazioni negative significative tra le dimensioni dell’attaccamento prenatale, Qualità dell’Attaccamento e Attaccamento Globale, e gli stati depressivi materni. La somministrazione dell’IRMAG ha rilevato una distribuzione caratterizzata per il 63% (N=19) da rappresentazioni integrate/equilibrate e per il 37% (N=11) da rappresentazioni non integrate/ambivalenti. L’attaccamento prenatale è risultato influenzato dalla qualità della rappresentazione mentale materna: donne con modelli integrati sperimentano maggiore vicinanza emotiva con il feto (t(28)=2.42, p<.05). Oltre ad un legame materno-fetale più povero, le donne con rappresentazione mentale non integrata/ambivalente hanno riportato punteggi di rischio depressivo significativamente più elevati rispetto alle donne con rappresentazione integrata (t(28)=-2.34, p<0.05). Infine, si sono evidenziate associazioni significative tra qualità del legame materno-fetale e ricchezza delle percezioni, coerenza e differenziazione espresse all’IRMAG. Il legame emotivo prenatale è risultato parte di una più complessa organizzazione psichica. La possibilità di valutarne agilmente la qualità, mediante strumenti self-report, può aiutare ad identificare condizioni di rischio e a programmare strategie di intervento orientate a sostenere condizioni di maternità a rischio.
Attaccamento prenatale e qualità delle rappresentazioni mentali materne: indagine preliminare su un gruppo di donne al terzo trimestre di gravidanza.
GUARINO, SIMONA;
2010-01-01
Abstract
Esaminare la qualità del mondo mentale materno in gravidanza alla luce dell’influenza che esso esercita sui comportamenti di cura che la madre rivolgerà al figlio dopo la nascita. Nello specifico, sono state rilevate le rappresentazioni mentali di donne in gravidanza, valutati gli stati depressivi materni ed analizzata la qualità del legame prenatale madre-bambino. 50 donne al terzo trimestre di gravidanza hanno compilato un questionario sull’attaccamento prenatale (MAAS) e uno sugli stati depressivi (Ces-D) e, a 30 di loro, è stata somministrata l’Intervista per le Rappresentazioni Mentali in Gravidanza (IRMAG). Sono emerse correlazioni negative significative tra le dimensioni dell’attaccamento prenatale, Qualità dell’Attaccamento e Attaccamento Globale, e gli stati depressivi materni. La somministrazione dell’IRMAG ha rilevato una distribuzione caratterizzata per il 63% (N=19) da rappresentazioni integrate/equilibrate e per il 37% (N=11) da rappresentazioni non integrate/ambivalenti. L’attaccamento prenatale è risultato influenzato dalla qualità della rappresentazione mentale materna: donne con modelli integrati sperimentano maggiore vicinanza emotiva con il feto (t(28)=2.42, p<.05). Oltre ad un legame materno-fetale più povero, le donne con rappresentazione mentale non integrata/ambivalente hanno riportato punteggi di rischio depressivo significativamente più elevati rispetto alle donne con rappresentazione integrata (t(28)=-2.34, p<0.05). Infine, si sono evidenziate associazioni significative tra qualità del legame materno-fetale e ricchezza delle percezioni, coerenza e differenziazione espresse all’IRMAG. Il legame emotivo prenatale è risultato parte di una più complessa organizzazione psichica. La possibilità di valutarne agilmente la qualità, mediante strumenti self-report, può aiutare ad identificare condizioni di rischio e a programmare strategie di intervento orientate a sostenere condizioni di maternità a rischio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.