Sono molte le sfide che la società contemporanea pone alla pedagogia: non solo appare ormai irrinunciabile la riflessione intorno all’essere e al restare umano in un tempo caratterizzato da guerre e da esistenze sempre più ibride e connettive, ma altresì diviene urgente ridisegnare in prospettiva pedagogica le occasioni di partecipazione democratica alla vita collettiva, non di rado ostaggio di ‘fiammate populiste’ e disimpegno civile. In questa prospettiva, il saggio intende esplorare il nesso cultura-cittadinanza-processi formativi non solo come terreno di lavoro cruciale nell’offrire una lettura dell’educazione e dell’educabilità nel tempo presente, ma anche come spazio di attivazione di una rete di significati, esplorazioni, ricerche che, nel proporre un compromesso tra una apologia dell’esistente (sempre in agguato, ricorda Adorno), istanze emancipative, e contrasto alla distruzione dell’esperienza, possano autenticamente offrire occasioni di contrasto al civic disengagement e di promozione di processi di coesione democratica. Prospettiva privilegiata d’analisi sarà quella che vede nell’educazione alla lettura e nell’esperienza stessa del contatto con i libri un’opportunità elettiva in vista dell’esercizio dei diritti e della promozione di processi partecipativi, nel radicato convincimento che l’immersione nelle storie possa essere occasione cruciale per costruire l’alfabeto emotivo e cognitivo di uomini e donne, bambini e bambine, creando le premesse per favorire processi partecipativi e contrastare il disimpegno civile.
Storie, cittadinanza, democrazia: riflessioni pedagogiche per nutrire processi partecipativi e contrastare il disimpegno civile
V. La Rosa
2024-01-01
Abstract
Sono molte le sfide che la società contemporanea pone alla pedagogia: non solo appare ormai irrinunciabile la riflessione intorno all’essere e al restare umano in un tempo caratterizzato da guerre e da esistenze sempre più ibride e connettive, ma altresì diviene urgente ridisegnare in prospettiva pedagogica le occasioni di partecipazione democratica alla vita collettiva, non di rado ostaggio di ‘fiammate populiste’ e disimpegno civile. In questa prospettiva, il saggio intende esplorare il nesso cultura-cittadinanza-processi formativi non solo come terreno di lavoro cruciale nell’offrire una lettura dell’educazione e dell’educabilità nel tempo presente, ma anche come spazio di attivazione di una rete di significati, esplorazioni, ricerche che, nel proporre un compromesso tra una apologia dell’esistente (sempre in agguato, ricorda Adorno), istanze emancipative, e contrasto alla distruzione dell’esperienza, possano autenticamente offrire occasioni di contrasto al civic disengagement e di promozione di processi di coesione democratica. Prospettiva privilegiata d’analisi sarà quella che vede nell’educazione alla lettura e nell’esperienza stessa del contatto con i libri un’opportunità elettiva in vista dell’esercizio dei diritti e della promozione di processi partecipativi, nel radicato convincimento che l’immersione nelle storie possa essere occasione cruciale per costruire l’alfabeto emotivo e cognitivo di uomini e donne, bambini e bambine, creando le premesse per favorire processi partecipativi e contrastare il disimpegno civile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.