I conflitti armati, innescati o rivitalizzati dall’attacco del 7 ottobre 2023, e l’incapacità della Comunità internazionale di fermarli o mitigarne l’impatto sulla popolazione civile, evidenziano gli attuali e preoccupanti limiti della politica internazionale, effetto anche di profonde contrapposizioni e questioni irrisolte che, aumentando la tensione globale, gettano le premesse per l’uso della violenza armata nel risolvere le crisi. Nel dibattito politico-mediatico alle difficoltà della politica si associa spesso anche la crisi del diritto internazionale a riprova della sua inefficacia e inutilità. L’errore di fondo di questa grossolana associazione sta nel valutare il sistema giuridico dai risultati concreti che le sue norme conseguono così dimenticando che ogni sistema funziona nella misura in cui i suoi soggetti vogliono che funzioni. La valutazione sullo stato di salute del diritto internazionale dopo il 7 ottobre è dunque più complessa e articolata rispetto alla semplicistica narrativa denigratoria che fa perno su argomenti tanto suggestivi quanto sballati.

Il diritto internazionale e i conflitti in Medio Oriente: crisi o trasformazione?

P. Bargiacchi
2024-01-01

Abstract

I conflitti armati, innescati o rivitalizzati dall’attacco del 7 ottobre 2023, e l’incapacità della Comunità internazionale di fermarli o mitigarne l’impatto sulla popolazione civile, evidenziano gli attuali e preoccupanti limiti della politica internazionale, effetto anche di profonde contrapposizioni e questioni irrisolte che, aumentando la tensione globale, gettano le premesse per l’uso della violenza armata nel risolvere le crisi. Nel dibattito politico-mediatico alle difficoltà della politica si associa spesso anche la crisi del diritto internazionale a riprova della sua inefficacia e inutilità. L’errore di fondo di questa grossolana associazione sta nel valutare il sistema giuridico dai risultati concreti che le sue norme conseguono così dimenticando che ogni sistema funziona nella misura in cui i suoi soggetti vogliono che funzioni. La valutazione sullo stato di salute del diritto internazionale dopo il 7 ottobre è dunque più complessa e articolata rispetto alla semplicistica narrativa denigratoria che fa perno su argomenti tanto suggestivi quanto sballati.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11387/185022
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