Avviatosi a partire dagli anni Ottanta, il dibattito scientifico, politico e professionale sulle partnership pubblico-privato (PPP) ed i servizi in concessione è ancora attuale. Nonostante i potenziali benefici di una formula che, teoricamente, permette la creazione di valore per tutti i partecipanti, le PPP non possono essere, di fatto, considerate una panacea per la realizzazione di grandi opere pubbliche. Quello che è stato definito un “difficile matrimonio” pone dinanzi il superamento di numerosi ostacoli, tra cui l’allocazione dei rischi e delle responsabilità, nonché i relativi meccanismi di accounting e accountability. Focalizzandosi su quest’ultima tematica, la presente ricerca si propone di investigare la qualità della disclosure e il livello di accountability delle società concessionarie di servizi di pubblica utilità, con specifico riferimento all’attuazione – formale e sostanziale – dell’IFRIC 12 e dello IAS 37 in merito all'allocazione dei rischi in caso di revoca delle concessioni. A tal fine, è stata condotta un’analisi del contenuto dei bilanci e della dichiarazione non finanziaria (ove esistente) i) delle società concessionarie quotate in Borsa Italiana (n. 27), relativamente all’ultimo anno disponibile all’avvio della ricerca (2019), ii) nonché delle sole concessionarie autostradali quotate, nell’arco temporale 2015-2019. I risultati della ricerca restituiscono un quadro estremamente interessante. Sebbene la maggior parte delle società concessionarie dichiari ed adotti (coincidenza di forma e sostanza) l’IFRIC 12, con netta prevalenza del modello dell’attività immateriale, c’è ancora una percentuale non trascurabile (26%) che ricade nella categoria del “no compliance”. Per quanto concerne il trattamento delle passività potenziali, sebbene tutte le società concessionarie analizzate definiscano un’analisi alquanto puntuale sul sistema dei rischi, solo nei documenti di 4 società concessionarie è possibile rinvenire il riferimento ai casi di revoca dei diritti di concessione alla revoca. L’analisi longitudinale evidenzia una buona compliance – formale e sostanziale – all’IFRIC 12 e la prevalenza del metodo finanziario nella effettiva contabilizzazione. Coerentemente con il campione cross- settoriale, solo in un caso vi è il riferimento esplicito al rischio di revoca. Lo studio, seppur esplorativo, apre un ampio dibattito su questo delicato tema e sulle motivazioni che spingono ad una così macroscopica sottovalutazione del rischio e sulle possibili conseguenze. Sviluppi successivi della ricerca prevedono, altresì, una estensione verticale (in termini temporali), al fine di individuare sia le politiche di bilancio adottate nel decennio di applicazione (investigando su eventuali variazioni/ miglioramenti nelle prassi adottate) sia le variazioni rispetto alle modalità di rappresentazione in bilancio delle concessioni oggetto di studio precedentemente adottate, ed una orizzontale, finalizzata ad investigare le concessioni nelle PMI, al fine di verificare se dimensioni ed obbligo contabile incidano (e come) sulla qualità della disclosure.
Servizi di pubblica utilità e concessioni autostradali: i bilanci del concessionario
Ferrari, Elisa Rita;
2023-01-01
Abstract
Avviatosi a partire dagli anni Ottanta, il dibattito scientifico, politico e professionale sulle partnership pubblico-privato (PPP) ed i servizi in concessione è ancora attuale. Nonostante i potenziali benefici di una formula che, teoricamente, permette la creazione di valore per tutti i partecipanti, le PPP non possono essere, di fatto, considerate una panacea per la realizzazione di grandi opere pubbliche. Quello che è stato definito un “difficile matrimonio” pone dinanzi il superamento di numerosi ostacoli, tra cui l’allocazione dei rischi e delle responsabilità, nonché i relativi meccanismi di accounting e accountability. Focalizzandosi su quest’ultima tematica, la presente ricerca si propone di investigare la qualità della disclosure e il livello di accountability delle società concessionarie di servizi di pubblica utilità, con specifico riferimento all’attuazione – formale e sostanziale – dell’IFRIC 12 e dello IAS 37 in merito all'allocazione dei rischi in caso di revoca delle concessioni. A tal fine, è stata condotta un’analisi del contenuto dei bilanci e della dichiarazione non finanziaria (ove esistente) i) delle società concessionarie quotate in Borsa Italiana (n. 27), relativamente all’ultimo anno disponibile all’avvio della ricerca (2019), ii) nonché delle sole concessionarie autostradali quotate, nell’arco temporale 2015-2019. I risultati della ricerca restituiscono un quadro estremamente interessante. Sebbene la maggior parte delle società concessionarie dichiari ed adotti (coincidenza di forma e sostanza) l’IFRIC 12, con netta prevalenza del modello dell’attività immateriale, c’è ancora una percentuale non trascurabile (26%) che ricade nella categoria del “no compliance”. Per quanto concerne il trattamento delle passività potenziali, sebbene tutte le società concessionarie analizzate definiscano un’analisi alquanto puntuale sul sistema dei rischi, solo nei documenti di 4 società concessionarie è possibile rinvenire il riferimento ai casi di revoca dei diritti di concessione alla revoca. L’analisi longitudinale evidenzia una buona compliance – formale e sostanziale – all’IFRIC 12 e la prevalenza del metodo finanziario nella effettiva contabilizzazione. Coerentemente con il campione cross- settoriale, solo in un caso vi è il riferimento esplicito al rischio di revoca. Lo studio, seppur esplorativo, apre un ampio dibattito su questo delicato tema e sulle motivazioni che spingono ad una così macroscopica sottovalutazione del rischio e sulle possibili conseguenze. Sviluppi successivi della ricerca prevedono, altresì, una estensione verticale (in termini temporali), al fine di individuare sia le politiche di bilancio adottate nel decennio di applicazione (investigando su eventuali variazioni/ miglioramenti nelle prassi adottate) sia le variazioni rispetto alle modalità di rappresentazione in bilancio delle concessioni oggetto di studio precedentemente adottate, ed una orizzontale, finalizzata ad investigare le concessioni nelle PMI, al fine di verificare se dimensioni ed obbligo contabile incidano (e come) sulla qualità della disclosure.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.