L'inapplicabilità dell'istituto di cui all'art. 131-bis c.p. nel procedimento minorile

La causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis c.p., non è applicabile nel processo minorile, posto che la normativa in materia (d.P.R. n. 448 del 1988) ha carattere di “legge penale speciale”, e, regolando in modo autonomo la stessa materia con l’istituto dell’irrilevanza del fatto, preclude a priori qualunque possibile confronto fra singole disposizioni, ai sensi dell’art. 15 c.p. Tanto premesso, in assenza di un coordinamento legislativo, rispetto alla introduzione dell’art. 131-bis c.p. l’orientamento dottrinale maggioritario sostiene la tesi restrittiva della estensibilità del relativo istituto, alla luce del rapporto di specialità fra l’art. 16 c.p. e l’art. 27 d.P.R. n. 448 del 1988. Ed in effetti, il confronto tra le due discipline mette in luce come l’adozione della soluzione opposta richiederebbe di infrangere la ratio del sistema normativo minorile.